La richiesta di riapertura, lo abbiamo ripetuto più volte in queste settimane, confida appunto sulla responsabilità di tutti gli “attori”, operatori economici e consumatori.
Voi operatori siete consapevoli che dovrete fare tutto scrupolosamente: il non corretto rispetto delle regole rappresenta un rischio per la salute e vi sottopone al rischio di possibili sanzioni in caso di eventuali controlli. Inoltre non dimentichiamo, ed è questo un fattore determinante per i prossimi mesi, che in caso di crescenti contagi il rischio cui le attività andranno in contro sarà quello che il Governo possa prospettare una nuova chiusura delle attività. Non ci vogliamo nemmeno pensare ad un’ipotesi di questo genere.
Perciò dovremo, oltre a fare le cose necessarie, anche vigilare che nel nostro esercizio i consumatori rispettino le regole, indossino la mascherina quando necessaria, sanifichino le mani con il gel o indossino i guanti. È nell’interesse loro e nostro.
Confesercenti, come tutti voi, è anche consapevole che la ripartenza sarà impegnativa. Non sarà semplice, durante questa fase, poter tornare ad una situazione in cui gli acquisti dei consumatori siano ai livelli precedenti, però l’auspicio è che dopo un po’ di tempo i consumatori possano riassaporare il piacere di fare un acquisto, andare a cena fuori e fare colazione al bar. Di questo ne siamo convinti. Tra la comunità c’è tanta voglia di tornare a vivere di poter tornare alla normalità.
A voi tutti diciamo che l’associazione di categoria Confesercenti c’è ed è dalla vostra parte. Lo avete visto in questi mesi difficili durante i quali non ci siamo risparmiati. Confesercenti ci sarà sempre a disposizione di tutti voi, per darvi una mano a districarvi tra le decine di provvedimenti che regolano la difficile ripartenza dopo il lunghissimo lockdown che ha messo tutti a dura prova.
Confesercenti intende trasmettervi coraggio, comunicandovi che non siete soli. Questo vi vogliamo dire.
Perciò con questa comunicazione vogliamo cogliere l’occasione per inviare l’augurio che da domani, lunedì 18 maggio 2020, inizi una nuova fase, che getti alle spalle il recente passato e che questa data possa rimanere impressa come una memorabile giorno di rinascita e ripresa.
Al tempo stesso cogliamo l’occasione per ricordarvi cosa andrà fatto lunedì alla riapertura.
Ecco i CARTELLI che dovrai attaccare nel tuo esercizio per avvisare i consumatori di come si devono comportare.
Alleghiamo il “PROTOCOLLO” della regione Toscana: è un questionario, che dovrete compilare rispondendo alle sue domande per poi conservare in azienda e che dovrà essere inviato alla Regione tramite e-mail all’indirizzo protocolloanticontagio@regione.toscana.it.
Alla mail dovrà essere allegato, oltre al protocollo, la copia del documento di identità in corso di validità del firmatario del protocollo; farà fede per la dimostrazione dell’avvenuta trasmissione, la copia della mail di trasmissione. Non sono accettati protocolli trasmessi con PEC.
Inviamo anche il “MODELLO DICHIARAZIONE” per gli eventuali dipendenti che dovranno annotare, sottoscrivendolo, con la dichiarazione che non sono nello stato febbrile.
Ecco poi il “DOCUMENTO DELLE SANIFICAZIONI” dove dovranno essere annotati gli interventi effettuati quotidianamente secondo le prescrizioni.
Per adesso sono questi gli adempimenti da fare alla ripartenza. Nei prossimi giorni saranno necessari ulteriori documenti che invieremo più avanti, tenendovi aggiornati.
E questa è la sintesi dei provvedimenti di Governo e Regione
•️ dal 18 maggio potranno riaprire i negozi, i servizi di cura alla persona, bar e ristoranti, gli stabilimenti balneari, gli uffici pubblici e i musei a condizione però che le regioni accertino che la curva epidemiologica sia sotto controllo;
• dal 25 maggio potranno riaprire – sempre previa autorizzazione delle regioni – le palestre, le piscine e i centri sportivi;
• dal 15 giugno potranno riaprire cinema e teatri, e cominceranno una serie di offerte ricreative per i bambini, ha detto Conte;
• dal 18 maggio ci si potrà muovere liberamente all’interno della propria regione, salvo disposizioni più restrittive per aree specifiche in cui sarà rilevato un maggiore rischio di contagio: «significa uscire di casa senza dover giustificare dove si vuole andare», compresi «al lago o in montagna»;
• da lunedì si potranno incontrare anche gli amici (e quindi chiunque si voglia), oltre ai famosi “congiunti”;
• fino al 2 giugno ci si potrà muovere da una regione all’altra solo per motivi di lavoro, salute o assoluta urgenza; dal 3 giugno potrebbe tornare possibile spostarsi liberamente tra regioni diverse: ma dovrà essere valutato e dipenderà dai nuovi dati sull’epidemia, che potrebbero richiedere provvedimenti specifici e più restrittivi per certe aree;
• dal 3 giugno sarà possibile muoversi da e per l’estero, ma potranno esserci disposizioni specifiche per gli ingressi e le partenze verso certe aree; continuano ovviamente a valere le misure restrittive internazionali e comunitarie, e quindi anche quelle che limitano gli ingressi in paesi esteri dall’Italia;
• sempre dal 3 giugno si potrà entrare in Italia dall’Unione Europea senza l’obbligo di 14 giorni di quarantena: serve a rilanciare il turismo, ha detto Conte;
• continua a valere l’obbligo di isolamento domiciliare o in albergo sanitario per le persone risultate positive al coronavirus o per i loro contatti stretti, se deciso dalle autorità sanitarie;
• continuano a essere vietati gli assembramenti in luoghi pubblici; gli eventi con la presenza di pubblico «si svolgono, ove ritenuto possibile sulla base dell’andamento dei dati epidemiologici»;
• i sindaci possono chiudere aree in cui non è possibile garantire il distanziamento fisico;
• possono riprendere le funzioni religiose, seguendo i regolamenti appositi approvati dal governo nei giorni scorsi.