I gestori carburanti sono in allarme per le possibili sanzioni derivanti dall’obbligo di accettazione dei pagamenti con Pos.
“I gestori carburanti – spiega Giuseppe Sperduto, Presidente di Faib Confesercenti – rivendicano a buon diritto l’esclusione dal regime sanzionatorio previsto in materia di accettazione della moneta elettronica in quanto commercializzano prodotti soggetti a completa tracciabilità e ad imposta assolta: dal registro carico/scarico dei carburanti alla registrazione e trasmissione elettronica dei corrispettivi, dalla fattura elettronica alla trasmissione dei prezzi praticati all’Osservatorio del Ministero, sino alla bollinatura degli erogatori. Le aree di servizio carburanti sono monitorate costantemente dagli organi di vigilanza. Ciò, ai fini del contrasto all’evasione, indica chiaramente che la sanzione risulterebbe solo un inutile accanimento fiscale verso una categoria cui viene corrisposto circa il 2% del prezzo finale e svolge la funzione di sostituto d’imposta per lo Stato per circa 40 miliardi l’anno”.
“Diverso- continua Sperduto – il discorso dell’incentivo della moneta elettronica: per questo serve l’abbattimento dei costi delle transazioni e la gratuità per i rifornimenti sotto i 100 euro. Va tenuto conto che il costo attuale della moneta elettronica è, in molti casi, pari al margine del gestore che sarebbe costretto a lavorare in rimessa, cosa che in questo momento sta capitando con il prezzo dei carburanti lievitato oltre misura trascinandosi la quota percentuale di servizio delle commissioni interbancarie che arrivano ad annullare il margine. I gestori chiedono al Governo e al parlamento, dunque, un confronto per escludere i carburanti dal perimetro sanzionatorio e rilanciare l’utilizzo della moneta elettronica con contenimento dei costi, incentivi e no commissioni fino a 100 euro”.
Roma, 4 luglio 2022