Si comunica che quest’anno le imprese, i professionisti e gli enti non commerciali devono confrontarsi con un nuovo quadro regolatorio. La disciplina del credito d’imposta, istituito dall’articolo 57-bis del D.L. n. 50/2017, è stata infatti modificata dall’articolo 25-bis del D.L. n. 17/2022.
SONO DUE LE NOVITÀ RISPETTO AL TRIENNIO 2020, 2021 E 2022.
1. In primo luogo, a decorrere dall’anno 2023 sono agevolati esclusivamente gli investimenti pubblicitari effettuati sulla stampa quotidiana e periodica, anche on line: il credito d’imposta non è più concesso per gli investimenti pubblicitari effettuati sulle emittenti televisive e radiofoniche, analogiche o digitali.
2. Ritorna poi il regime agevolativo ordinario: per accedere all’agevolazione deve essere rispettato il presupposto dell’incremento minimo dell’1% dell’investimento pubblicitario, rispetto all’investimento dell’anno precedente.
CHI PUÒ PRESENTARE LA COMUNICAZIONE
Le comunicazioni per accedere al credito di imposta possono essere presentate da imprese, professionisti ed enti non commerciali che nel 2023 hanno effettuato o intendono effettuare campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica, anche online.
Sono ammessi gli investimenti pubblicitari effettuati su giornali quotidiani e periodici, pubblicati in edizione cartacea o in formato digitale, registrati presso il Tribunale ovvero presso il ROC e dotati del Direttore responsabile.
Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati.
A seguito del ritorno del regime ordinario, per prenotare il credito di imposta nel 2023 è necessario:
– aver sostenuto nel 2022 analoghi investimenti;
– rispettare la condizione del valore incrementale degli stessi investimenti superiore almeno dell’1% rispetto al valore di quelli effettuati nel 2022.
Per effetto del ripristino del requisito dell’incremento minimo dell’1% dell’investimento pubblicitario, non possono richiedere il credito d’imposta i soggetti che:
– nel 2023 registrano un incremento degli investimenti pubblicitari inferiore all’1% rispetto a quelli effettuati nel 2022;
– nel 2023 registrano un decremento degli investimenti agevolabili rispetto a quelli effettuati nel 2022;
– iniziano la loro attività nel corso dell’anno 2023.
COME SI PRESENTA LA DOMANDA
La comunicazione per l’accesso al credito d’imposta deve essere presentata dal 1° al 31 marzo 2023 tramite i servizi dell’Agenzia delle Entrate, attraverso l’apposita procedura disponibile nella sezione dell’area riservata “Servizi per” alla voce “Comunicare”, a cui si può accedere mediante l’identità SPID, la Carta Nazionale dei Servizi (CNS), la Carta d’Identità Elettronica (CIE) oppure, nei casi previsti, mediante le credenziali Entratel o Fisconline rilasciate dall’Agenzia delle entrate.
L’invio può essere effettuato direttamente, da parte dei soggetti abilitati ai servizi telematici dell’Agenzia delle entrate, o tramite una società del gruppo (se il richiedente fa parte di un gruppo societario) o tramite gli intermediari abilitati indicati nell’articolo 3, comma 3, del DPR n. 322/1998 (professionisti, associazioni di categoria, Caf, altri soggetti).
COSA INDICARE
Nella comunicazione deve essere indicato:
– l’importo degli investimenti pubblicitari sulla stampa già effettuati e/o da effettuare nel 2023;
– l’importo degli investimenti pubblicitari sulla stampa nel 2022.
Gli importi vanno espressi in euro, con arrotondamento all’unità: per eccesso, se la frazione decimale è uguale o superiore a 50 centesimi di euro (es.: 55,50 diventa 56); per difetto, se inferiore a questo limite (esempio: 55,49 diventa 55).
QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DEL BONUS PUBBLICITÀ 2023
Chi può accedere al beneficio | Imprese, lavoratori autonomi e enti non commerciali che nel 2023 effettuano o intendono effettuare investimenti in campagne pubblicitarie, sulla stampa quotidiana e periodica, anche online. |
Requisito di ammissibilità | Il bonus spetta a condizione che l’ammontare complessivo degli investimenti pubblicitari realizzati nel 2023 superi almeno dell’1% l’importo degli analoghi investimenti effettuati nel 2022. |
Misura del credito di imposta | 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati. |