In attesa del decreto di riordino del Governo, anche i pubblici esercizi della provincia di Arezzo, potranno beneficiare della deroga per tutto il 2025.
Si informa che i dehors, strutture esterne di bar e ristoranti, potranno restare per tutto il 2025, grazie alla deroga prevista dal DDL CONCORRENZA.
“Dal DDL Concorrenza una boccata di serenità per i pubblici esercizi aretini, e per la loro clientela”. Fiepet Confesercenti esprime soddisfazione per l’approvazione del DDl concorrenza, avvenuta in Senato.
Il quarto comma dell’art. 26 prevede che le autorizzazioni e le concessioni per l’utilizzazione temporanea del suolo pubblico rilasciate in applicazione della normativa emergenziale e la cui efficacia è stata procrastinata fino al 31.12.2024 sono prorogate fino alla data di entrata in vigore del decreto legislativo di cui alla delega e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2025.
Ai Comuni, dunque, non è concesso deliberare revocando le concessioni rilasciate per i dehors in applicazione della menzionata normativa emergenziale poi prorogata, che rimarranno efficaci fino all’esercizio della delega, anche se non oltre il 31.12.2025.
L’art. 26 delega il Governo ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge, un decreto legislativo per il riordino e il coordinamento delle disposizioni concernenti la concessione di spazi e aree pubblici di interesse culturale o paesaggistico alle imprese di pubblico esercizio per l’installazione di strutture amovibili funzionali all’attività esercitata.
Questa misura interessa direttamente la quotidianità dei pubblici esercizi (bar, ristoranti, tavole calde..) e del loro pubblico. Si tratta dell’estensione a fine 2025 delle concessioni di suolo pubblico per i dehors.
Arriva in porto una battaglia perseguita già l’anno scorso, e poi lungo tutto il 2024 dalla Federazione italiana pubblici esercizi.
Sui dehors Confesercenti ha chiesto da tempo una norma strutturale che regolasse tavolini e spazi di ristorazione all’aperto. Apprezziamo la previsione di una fase transitoria, il cui termine è fissato da questa legge a fine 2025. Nel frattempo, gli esercenti potranno consolidare gli investimenti messi in atto per andare incontro ad una richiesta crescente da parte della clientela. Quella di una più ampia vivibilità delle vie e delle piazze dei nostri centri abitati con indubbie ricadute positive per tutte le destinazioni.
ATTENZIONE:
Chiaramente la proroga non esonera le nostre imprese dai costi di canone previsti dai rispettivi comuni.
Il testo include la delega al Governo ad adottare, entro 12 mesi, un decreto legislativo per il riordino e il coordinamento delle disposizioni concernenti la concessione di spazi e aree pubbliche di interesse culturale o paesaggistico alle imprese di pubblico esercizio, per l’installazione dei c.d. dehors (strutture amovibili funzionali all’attività esercitata), prorogando altresì l’efficacia delle autorizzazioni e delle concessioni per l’utilizzazione del suolo pubblico ex art. 9-ter, commi 4 e 5 del Dlgs n. 176/2020 (regime di semplificazione Covid) fino al 31 dicembre 2025 e, comunque, fino alla data di entrata in vigore del decreto legislativo da approvare.
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