Le tabaccherie stanno diventando una categoria a rischio di estinzione. Gli ultimi episodi di cronaca, e gli sviluppi della vicenda-ricariche stanno evidenziando la crescente vulnerabilità di questi esercizi commerciali. E opportuno che le istituzioni si facciano carico di questo stato di cose. Lassotabaccai interviene per aggiornare i cittadini sullo stato di disagio che centinaia di ricevitorie e tabaccherie, anche in provincia di Arezzo, stanno attraversando. Nel fine settimana un altro gestore di tabaccheria è stato barbaramente ucciso a Torino, dopo quelli drammaticamente già eliminati nei mesi e anni scorsi da balordi in cerca di soldi facili ; non mancano altri episodi ed elementi di preoccupazione anche per il nostro territorio, da valutare con attenzione.
Gli episodi di cronaca si innestando poi sullagitazione che ormai da alcune settimane coinvolge tutta la categoria su scala nazionale, in seguito al drastico taglio sugli aggi delle ricariche dei telefonini disposte per gli esercenti dalle compagnie telefoniche. Un buon 15 per cento della rete di vendita ha già cessato di svolgere questo tipo di servizio aggiunge è probabile che la percentuale sia destinata ad allargarsi nei prossimi giorni se non interverranno fatti nuovi e costruttivi. Da domani anche gli associati Assotabaccai di Arezzo e provincia potranno rifiutarsi in particolare alla vendita dei tagli più piccoli, quelli da 10 euro di telefonata. Lescalation negativa dei rapporti con le compagnie rischia insomma di penalizzare progressivamente gli utenti della telefonia, tenendo conto che circa il 60 per cento delle ricariche viene venduta attraverso i negozi: siamo molto dispiaciuti per la clientela, ma a tuttoggi le sollecitazioni rivolte anche al Governo per intervenire nella questione non hanno prodotto risultati. E la categoria non ha alternative alla protesta per tentare di salvaguardare la propria esistenza.