Semplificazione dei procedimenti, adeguamento al Bersani-bis e alla legge fallimentare, armonizzazione con la programmazione territoriale e urbanistica. Queste le principali novità per il Codice del commercio, approvato dal Consiglio regionale Toscano nella seduta di ieri. Le modifiche sono state illustrate al Consiglio regionale dal presidente della commissione Attività produttive. Il nuovo Codice sostituisce il precedente, deliberato due anni fa: la legge toscana aveva anticipato dal 2005 alcuni criteri del ‘Bersani bis’ e aveva semplificato le norme accorpando sette leggi in un testo unico. Al nuovo Codice dovrà far seguito un regolamento attuativo.
Secondo le note stampa che anticipano la pubblicazione del testo nel BURT, il testo conferma la volontà di effettuare una forte programmazione regionale in materia di grande distribuzione. Sugli esercizi pubblici la nuova legge costruisce un impianto va verso il superamento della programmazione numerica ma lascia ai Comuni la possibilità di svolgere il loro ruolo di governo in presenza di particolari esigenze, anche attraverso la definizione di criteri che prevedano requisiti qualitativi, urbanistici, igienico sanitari, ambientali e di rispetto a destinazioni duso funzionali. La Toscana ha invece deciso di aspettare il Parlamento sui distributori di carburante e sulle edicole.