Adesso tavolo di confronto e vigilanza

Troppi bar e ristoranti. Uno per 159 abitanti. Un numero esagerato. Decine di operatori in Confesercenti hanno incontrato l’assessore al commercio Giustini per lamentarsi delle eccessive aperture di locali e per fare presente le loro richieste sul fiorire di attività legate alla somministrazione di alimenti e bevande. L’assemblea ha visto la presenza anche del vice sindaco Giuseppe Marconi al quale gli operatori hanno sottolineato le problematiche legate alla sicurezza e in particolare ai phone center.
I baristi hanno snocciolato dati, facilmente verificabili dal sito web del Comune dove si registrano 622 attività di somministrazione: 319 bar, 178 ristoranti, 23 all’interno di pubblici esercizi, 87 nei circoli e 15 attività varie. I parametri indicati tre anni fa si sono dimostrati troppo permissivi nella concessione e per Confesercenti adesso è fondamentale modificarli.
“Il sistema dei punteggi – dichiara il direttore di Confesercenti Mario Checcaglini – è corretto nel metodo, ma il risultato si è dimostrato poco efficace nella realtà e le eccessive aperture ne sono la conferma. Dobbiamo trovare soluzioni con paletti urbanistici e professionali. Tale sistema può essere mantenuto ma si deve alzare l’asticella dei punti necessari per aprire gli esercizi. In alcune zone, quelle dove l’affollamento di esercizi è eccessivo, per esempio per i prossimi tre anni, le aperture devono essere addirittura vietate”.
“Nell’assegnazione dei nuovi esercizi – prosegue Checcaglini – tutto dovrà ruotare intorno alla destinazione urbanistica. Se oggi è basta avere un locale ad uso semplicemente commerciale per aprire l’attività, per il futuro occorre introdurre paletti. Ad Arezzo oggi più che mai ci vuole una destinazione urbanistica ad hoc. Una destinazione d’uso specifico solo per i bar e i ristoranti, più rigida di quella semplicemente commerciale. Una possibilità già prevista già dal 2008 dal codice del commercio adottato dalla Regione”.
“Per i paletti – conclude Checcaglini – potrebbero essere inseriti il numero di parcheggi oppure la previsione di spazi e servizi. Infine dovrebbe essere premiata la professionalità di chi vuole avviare l’attività. Naturalmente meno rigidità potrebbe essere prevista per le aperture nelle zone dove il servizio è carente. In questo caso dovrebbero essere favoriti i trasferimenti. L’assessore Giustini si è dimostrato disponibile. Adesso però c’è poco tempo. Le modifiche dovranno arrivare entro settembre. Se si parla di variazioni urbanistiche è quello il termine ultimo per l’approvazione da parte del consiglio comunale del regolamento urbanistico”.
Soddisfatti gli operatori per la disponibilità dell’amministrazione comunale. Giustini si è dimostrato attento alle richieste della categoria ed ha promesso di costituire un tavolo che provveda a raccogliere le valutazioni per poi discutere sull’argomento e che soprattutto inizi a lavorare.
L’assemblea è stata, inoltre, l’occasione per affrontare altri due aspetti molto sentiti dalla categoria: quello delle aperture diffuse dei distributori automatici di bevande, e quello della sicurezza e della proliferazione dei phone center.
Gli operatori dei pubblici esercizi hanno fatto notare il crescente aumento delle attività di distributori automatici, di fatto bar dove al posto del barista ci sono “macchinette”. Adesso di prossima apertura sembrano essercene tre e dislocati in luoghi storici del passeggio e dello shopping aretino. Da tempo gli operatori hanno segnalato per esempio le problematiche legate alla mancanza di controllo nella somministrazione di alcolici ai giovani. Il distributore automatico infatti non vigila come può fare un barista. Anche per questa tipologia di esercizi, che sta divenendo un fenomeno, dovranno essere introdotti criteri rigidi, simili nella sostanza a quelli di un pubblico esercizio e non di un negozio tradizionale. E’ questa la richiesta che verrà portata al “tavolo” che sarà istituito dal comune.
Infine l’assessore Marconi ha promesso maggiori controlli da parte degli agenti della Polizia Municipale ed ha invitato gli stessi commercianti a segnalare episodi o casi in cui si verifichino situazioni anomale. L’amministrazione dal canto suo ha già provveduto ad incrementare i servizi notturni della Polizia Municipale con pattuglie in servizio fino alle quattro del mattino per ben quattro giorni alla settimana.
Infine gli operatori hanno puntato il dito sui numerosi phone center trasformati da attività di telefonia a luoghi in cui prevalentemente si somministra bevande tramite distributori automatici. Nei prossimi giorni Confesercenti presenterà una proposta dettagliata su tutte le problematiche affrontate in assemblea per avviare il confronto tra tutti i soggetti interessati.
Soddisfazione quindi da parte dei baristi che da tempo lamentano situazioni di disagio. Le promesse di Marconi e di Giustini, spingono i gestori ad essere fiduciosi in attesa di concreti interventi.

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