CONFESERCENTI CONTRO IL CARO ACQUA

CONFESERCENTI CONTRO IL CARO ACQUA

Checcaglini: “Non si può aumentare le tariffe tra l’indifferenza. Bollette gonfiate del 20%, insopportabile per le aziende”

Bollette salate dell’acqua, in arrivo una stangata ai commercianti. Lievitate del 20% le tariffe di Nuove Acque. Adesso Mario Checcaglini direttore di Confesercenti lancia l’allarme dopo la “doccia” fredda che ha colpito le imprese. “Non si può aumentare le tariffe – dichiara il direttore Mario Checcaglini – tra l’indifferenza. Le bollette gonfiate del 20%, sono un costo insopportabile per le aziende”. “In questi giorni stanno arrivando – spiega Checcagini –le bollette alle famiglie e ai commercianti. È stata l’ennesima amara sorpresa per gli utenti. In tanti ci hanno segnalato l’aumento inspiegabile. Abbiamo quindi raffrontato le bollette dello scorso anno con le tariffe 2015”.
E dall’analisi di Confesercenti è emerso che l’aumento è pari al 20%. “Un’attività economica che ha un consumo medio di 500 metri cubi – puntualizza  Checcaglini – nel 2015 spendeva 2.267. Adesso con le nuove tariffe spenderà per la stessa quantità di acqua consumata ben 2.720 euro . Un aumento di 453 euro. Una ulteriore spesa che pesa sui bilanci delle imprese. Aumenti considerevoli anche per le famiglie oltre che per le aziende. Una scelta passata inosservata e che non è stata comunicata alle associazioni confrontandosi con il territorio e le esigenze degli utenti”.
Per Checcaglini: “è inspiegabile e ingiustificabile che i sindaci del territorio aretino che sono all’interno dell’Autorità Idrica Toscana abbiano approvato l’aumento delle tariffe senza sentire l’esigenza di comunicarlo ai cittadini e alle associazioni”. “Non è possibile – ribatte il direttore di Confesercenti – che un bene primario come l’acqua aumenti, in questo periodo di difficoltà economica, del 20%. Ai sindaci dico che siedono in Ait, dico che ci vuole trasparenza e condivisione con il territorio. È poi naturale che Nuove Acque applichi le tariffe se vengono approvati gli aumenti senza se  e senza ma. Su questi aspetti si deve vigilare a monte e occorre informazione con la cittadinanza”.

Arezzo, 8 giugno 2016

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