Volantinaggio nei mercati della provincia e spot tv. Stamani al Giotto al via la campagna.
È stata presentata questa mattina in Piazza Giotto, in occasione del mercato settimanale di via Giotto, la campagna di sensibilizzazione contro l’abusivismo nei mercati avviata in tutti i mercati della provincia di Arezzo da Anva Confesercenti con il contributo della Camera di Commercio di Arezzo. Al via il volantinaggio per scoraggiare i consumatori agli acquisti illegali e spot tivù in modo che i messaggi arrivino nelle abitazioni dei consumatori. La campagna di informazione intende far acquisire la consapevolezza dei reali rischi che i cittadini corrono a comprare merce dagli abusivi.
Alla conferenza stampa di presentazione della campagna hanno partecipato il direttore di Confesercenti Mario Checcaglini, il vicedirettore Lucio Gori responsabile dell’Anva, il presidente di Anva Confesercenti Andrea Ruzzu, il presidente della Camera di Commercio Andrea Sereni, e il vicesindaco del Comune di Arezzo Gianfrancesco Gamurrini.
“L’impegno – spiega Mario Checcaglini – è rivolto a contrastare il fenomeno dell’abusivismo nei mercati informando il consumatore sui rischi che incorre acquistando da chi illegalmente vende merce tra le bancarelle. È un problema serio che nasconde non solo concorrenza sleale e lavoro nero, ma anche fenomeni criminali. Dietro ad ogni acquisto c’è tra l’altro evasione fiscale, scarsa qualità dei prodotti e rischi per la salute di chi acquista.
L’abusivismo è un reato e oltre a sensibilizzare gli utenti dei mercati a non incorrere nel rischio di vedersi elevare sanzioni, chiediamo alle amministrazioni comunali di tutta la Provincia e in primis al Comune di Arezzo, sensibile al contrasto all’abusivismo, di aumentare la presenza degli agenti della Polizia Municipale in occasione dei mercati rionali, che si svolgono ogni giorno nelle piazze e nelle strade delle nostre città. Un impegno straordinario alla Polizia Municipale cui spetta il compito maggiormente rispetto ad altre Forze dell’Ordine di reprimere il fenomeno dell’abusivismo nei mercati”.
Nel volantino Anva-Confesercenti sottolinea il rischio anche per la salute dei consumatori. “I prodotti venduti illegalmente – spiega il presidente dell’Anva Confesercenti Andrea Ruzzu – sono fatti con materie prime scadenti, tossiche e non sicure. Acquistare dagli abusivi oltre ad alimentare illegalità, lavoro nero, contraffazione e sfruttamento, danneggia la salute dei consumatori”.
E con la campagna Anva-Confesercenti intende informare anche sulle sanzioni che possono colpire gli acquirenti che si rivolgono agli ambulanti abusivi. “Gli acquisti dagli abusivi – spiega Lucio Gori responsabile di Anva-Confesercenti – sono illegali e passibili di sanzioni. Il consiglio ai cittadini che sarà dato nei mercati di tutta la provincia, è quello di fare attenzione alle multe e di scegliere la legalità senza acquistare dagli sconosciuti”.
Ed ecco i motivi del no agli acquisti illegali: “Perché con i tuoi soldi alimenti la criminalità, perché danneggi le imprese commerciali e alteri le regole del mercato, perché gli acquisti dagli abusivi sono illegali e passibili di sanzioni. Perchè gli oggetti falsi producono danni veri. Scegli la legalità nei mercati e nelle fiere. Acquista solo merce sicura aiuterai il commercio ambulante regolare e l’economia del tuo territorio”.
Ed ecco i dati dell’assedio dei venditori abusivi.
Secondo le indagini di Confesercenti il fenomeno, dell’abusivismo sulle piazze e strade della città non è più tollerabile per chi svolge onestamente l’attività di commercio su area pubblica. Un dossier-denuncia presentato nei mesi scorsi evidenzia tutti “i dati che non tornano”.
Ad Arezzo, per le strade della città, in base ad un monitoraggio a campione di Anva Confesercenti, compiuto in alcuni giorni del mese, domenica compresa e senza dimenticare il “porta a porta”, in media sono stati segnalati, quotidianamente 10 venditori abusivi. Un numero che cresce naturalmente in occasione di manifestazioni come la Fiera Antiquaria e la Fiera del Mestolo e il sabato attorno all’area del mercato di via Giotto. In tutta la provincia addirittura secondo l’indagine sono 100 ogni giorno per un volume di affari che si orienta sui 13 milioni di euro, calcolati sulla base di una stima nazionale proiettata a livello provinciale. Un dato preoccupante che mette a serio rischio chi ha scelto di fare questo mestiere in modo onesto. Il fenomeno aretino è solo una parte di un problema generalizzato in tutta Italia dove addirittura il giro di affari sale a 1,8 miliardi di euro all’anno. Tanto è il ‘fatturato’ delle attività abusive del commercio su aree pubbliche, uno tra i comparti del commercio più colpiti in assoluto dal fenomeno. La crescita dell’abusivismo non danneggia solo le imprese, ma ha pesanti ricadute anche sul versante del fisco. “Se il fenomeno fosse azzerato, – spiega il direttore Mario Checcaglini – si recupererebbero 941 milioni di euro di entrate in Italia– di cui 6 milioni e mezzo di euro dalla nostra provincia (la tassazione sulle imprese è attorno al 50% del fatturato) di mancato gettito fiscale e contributivo ogni anno. Ma non solo, i 13 milioni, se in ipotesi fossero recuperati per intero da aziende ambulanti, ipotizzando un fatturato medio pari a euro 200 mila, significa che potremmo avere ben 60-70 aziende in più di quelle che abbiamo”.
Arezzo, 9 luglio 2016