Affitti brevi: Assohotel Confesercenti, squilibrio evidente tra le diverse forme di ricettività

Affitti brevi: Assohotel Confesercenti, squilibrio evidente tra le diverse forme di ricettività

“La questione ‘affitti brevi’ deve essere affrontata senza preconcetti. Non si vuole limitare la libertà altrui, ma esiste un problema di squilibrio evidente – in termini di oneri fiscali, normativi e quant’altro – tra le diverse forme di ricettività. È necessario eliminare ogni incertezza normativa ed ogni forma di concorrenza sleale”.

Così Vittorio Messina, presidente Assohotel Confesercenti, in una nota. 

“Il mercato degli affitti brevi si è sviluppato in un clima di deregulation che ha prodotto gravi squilibri nel comparto ricettivo italiano. Ad essere favorite sono state le non-imprese, a tutto svantaggio delle attività imprenditoriali vere e proprie, che sostengono costi maggiori per essere in regola con la normativa e sono sottoposte ad un prelievo fiscale più oneroso. Non dimentichiamo che negli ultimi dieci anni sono scomparsi 2.790 hotel a uno e due stelle, perlopiù alberghi e pensioni a gestione familiare”.

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