Al via i lavori

Da febbraio a giugno: questo il tempo previsto per i lavori di rimaneggiamento del tetto della Cappella della Madonna del Conforto.
Un investimento di 55.000 euro sostenuto dalla stessa impresa esecutrice, Alpaco Srl, con il contributo di Confesercenti Arezzo, la presenza della Camera di commercio e di una sottoscrizione popolare, aperta in modo particolare ai commercianti.
Protagonista
l’Opera del Duomo. “Sono molto contento e orgoglioso di questo nuovo impegno dell’Opera del
Duomo – commenta Monsignor Gualtiero Bassetti, Vescovo di Arezzo, Cortona e Sansepolcro.
Reso possibile dalla collaborazione e dalla generosità della Confesercenti, del suo Presidente e di tanti aretini
che hanno voluto ancora una volta testimoniare il fortissimo legame con Maria, Madre del Conforto,
loro protettrice non solo in questi giorni di continua processione in cattedrale, ma in tutti i giorni della
loro vita”.”In questi anni – aggiunge Iacopo Gori, dell’Opera del Duomo e delle Chiese Monumentali di
Arezzo – abbiamo speso molte energie personali, professionali e finanziarie per rilanciare in maniera
stabile il valore culturale e turistico (oltre che religioso) dei nostri monumenti. Tuttavia, da ogni nostro
impegno, che a volte ha raggiunto successi insperati, è sempre qui che torniamo, sotto lo sguardo della
Madonna del Conforto, nostro punto di riferimento costante. Oggi, anche questo lavoro, urgente e non
più differibile (viste le gravissime condizioni del tetto del Duomo, sul quale siamo già intervenuti lo
scorso anno), consente di affermare che abbiamo anche instaurato un nuovo rapporto, che guarda
lontano, con una parte importante dell’impresa”.Alberto Papini è uno dei protagonisti di questi lavori,
nella duplice veste di imprenditore di Alpaco e di Presidente di Confesercenti: “il primo elemento che
voglio sottolineare è lo spirito innovativo di questa iniziativa e cioè la volontà di associazioni, quali
Confesercenti e di imprenditori di mettersi a disposizione per il restauro di opere importanti e quindi per
il patrimonio della città. In questo caso abbiamo dimostrato come si possano attivare anche energie
diffuse sul territorio. Ed il mio auspicio è che altre ancora possano mobilitarsi per la Madonna del
Conforto: penso, ovviamente, ai commercianti aretini in particolar modo. L’opera di restauro che ci
accingiamo ad avviare è tutt’altro che semplice, fino al punto da non escludere sorprese derivanti dalle
condizioni dell’immobile, soprattutto del tetto. E’ quindi importante che la rete della solidarietà e dei
contributi si allarghi”.Il progetto, redatto dall’ingegner Pietro Cretella, prevede l’intervento di restauro
conservativo del manto e dell’impermeabilizzazione, lasciando del tutto inalterati gli altri aspetti edilizi e
tipologici dell’edificio. L’analisi in loco ha evidenziato alcune problematiche che possono essere la causa
delle infiltrazioni d’acqua che si stanno verificando all’interno della Cappella. Il manto di copertura
presenta sconnessioni e rotture dei coppi, causa principale di infiltrazioni, ma anche problemi evidenti di
degrado dovuti ad agenti biologici ed atmosferici. L’intonaco della gronda presenta zone di distacco, le
macchie presenti sono delle colature causate, probabilmente, dai canali di gronda.Il progetto di restauro
delle coperture della cappella sarà eseguito per singoli settori, dovranno essere realizzate delle protezioni
adeguate che ne garantiscano l’impermeabilizzazione in caso di pioggia. Il manto sarà smontato e
portato a terra: la procedura di restauro prevede che gli elementi di copertura, che risultano danneggiati
da agenti biologici, atmosferici e da guano, vengano ripuliti e successivamente rimontati in opera.Coppi
e tegole che non sarà possibile recuperare saranno integrati con elementi di recupero della stessa forma
e foggia.Lo strato di impermeabilizzazione presente sarà rimosso completamente, questo permetterà
anche di verificare lo stato effettivo della sottostruttura. Pianelle e travicelli ammalorati saranno sostituiti con elementi di recupero (pianelle) e nuovi (travicelli), questo al fine di garantire la staticità della struttura.
Ricordiamo, infine, che per la sottoscrizione popolare i dati del conto dell’Opera, presso
Banca Etruria, sono n. 92297 – Abi 5390 – Cab 14100IBAN IT27F0539014100000000092297

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