Nominati i nuovi vertici direttivi dellAnva di Arezzo; la nomina in particolare di un nuovo presidente nella figura di Silvano Amatucci, si è resa necessaria dopo le dimissioni del precedente Presidente Marcello Gallorini, a cui va comunque un ringraziamento da parte dellassociazione per il contributo comunque dato negli ultimi due anni.
Silvano Amatucci, già presidente del consorzio Promo Commercio, lo strumento consortile dellAnva Confesercenti di Arezzo per la promozione di fiere e mercati, da oltre trenta anni nei mercati della provincia di Arezzo e Siena.
LAnva di Arezzo è un sindacato che intende continuare a dare a pieno il suo contributo al sistema associativo in termini di rappresentatività nelle istanze sindacali, di ascolto della categoria, di capacità di rapportarsi con il territorio nella promozione di fiere e mercati, nel potenziamento della base associativa.
Nellultimo triennio i nostri numeri associativi sono sensibilmente cresciuti; sono frutto di varie dinamiche il ruolo del credito con il Toscana Comfidi, loperatività del Consorzio Promo Commercio, la formazione professionale, la nostra capacità di farci interpreti dei problemi degli operatori sulle vicende dei mercati o su temi come quelli della sicurezza.
Da Confesercenti abbiamo ancora una volta ricevuto un impegno a sostenere la categoria, nello specifico inteso a favorire i rapporti con le amministrazioni pubbliche ed interni alla categoria.
Abbiamo costituito un nuovo gruppo dirigente, motivato, che coniuga esperienza ed rinnovamento, composto da operatori italiani e stranieri perché ognuno porti le proprie esperienze e le proprie proposte.
I prossimi obbiettivi sono quelli di chiudere alcune vicende come quella del rilascio della concessione decennale per il mercato di Viale Giotto, o di definire il progetto del mercatino di Natale di Arezzo; cè infine una questione su cui vogliamo impegnarci quella della lotta allabusivismo commerciale.
Cambia lattenzione dei Comuni e del commercio nei confronti degli ambulanti: non più solo ostacolati, ma visti anche come opportunità per il rilancio e lanimazione di aree commerciali e turistiche. Ma attenzione, a mio avviso occorre trovare un maggiore equilibrio, troppi mercatini improvvisati, in ogni angolo della provincia, tollerati se non addirittura sostenuti dai Comuni, che possono creare dinamiche di indebolimento ulteriore del sistema distributivo dei mercati.