60 milioni di finanziamenti. 504 aziende sostenute di cui il 60% del settore commercio turismo e servizi. 130 invece le start up. 120 mila euro è il finanziamento medio per ciascuna impresa. L’ufficio credito di Confesercenti è stato a fianco sia alle aziende da tempo avviate sia dei giovani che si sono affacciati ad una nuova esperienza.
“L’anno 2015 in particolare – ricorda il direttore dell’ufficio Credito Francesco Brami – si è caratterizzato per l’assistenza alle imprese su prodotti agevolati, con garanzia gratuita o a tasso zero, secondo le misure “Toscana Muove” che utilizzano plafond regionali. Inoltre sono stati offerti servizi di assistenza per l’ottenimento di contributi nazionali come la nuova legge Sabatini e il bando Inail. A livello locale, nel 2015, Confesercenti ha proposto e sottoscritto accordi di micro-credito con i principali istituti di credito del territorio, per supportare le aziende locali in una fase congiunturale difficile (Banca Etruria, Bcc Anghiari e Stia, Bcc Valdichiana)”.
“Infine nell’anno in corso – aggiunge Brami – l’attenzione di Confesercenti sul fronte del credito è stata dedicata anche alle aziende colpite da calamità naturali attraverso la sottoscrizione di plafond dedicati in accordo con Unicredit; si tratta nello specifico di finanziamenti completamente gratuiti per le aziende, i cui interessi sono completamente a carico di Confesercenti”.
Un anno non semplice per il sistema creditizio. “L’attività dal 2007 al 2015 per l’ufficio preposto al credito – spiega il direttore Francesco Brami – ha subito importanti cambiamenti. Rispetto al 2007 è stata introdotta la convenzione con il Consorzio FidiToscana, che ha permesso di offrire alle aziende ulteriori prodotti di natura agevolata e non. Inoltre rispetto all’anno 2007, Italia Comfidi è diventato un Intermediario Finanziario iscritto nell’elenco speciale ex art. 107 del Testo Unico Bancario (TUB)”, pertanto rilascia una garanzia riconosciuta ai fini di Basilea 2, utilizzata dagli Istituti di Credito convenzionati per ridurre il rischio di credito assunto sulle imprese finanziate, abbattendo al contempo i relativi assorbimenti patrimoniali”.
Arezzo, 16 dicembre 2015