CHECCAGLINI FA TAPPA DA STEFAN

In pochi minuti il direttore di Confesercenti si è iscritto alla Cooperativa ricevendo due tessere

“È una bufala la storia delle tessere facili? Assolutamente no. Ci vuole la partita iva per fare gli acquisti ai magazzini Stefan ‘cash & carry’? Ma nemmeno per sogno”. A dirlo è Checcaglini Mario che in pochi minuti si è iscritto alla cooperativa Nuova Lira, ha ricevuto due tessere ed ha fatto acquisti tranquillamente.
Il direttore di Confesercenti, questa mattina era diretto a Firenze per esporre all’assessore Paolo Cocchi alcune perplessità sull’apertura dei magazzini Stefan con formula “cash & carry” nell’area ex-Lebole. E prima dell’incontro si è voluto fermare a Prato, dove Stefan ha già aperto.
Non convinto dalle dichiarazioni apparse sulla stampa in questi giorni, Checcaglini ha infatti voluto accertarsi di persona di cosa sta accadendo nella vicina Prato.
“Sono entrato nel magazzino – dichiara il direttore di Confesercenti – ed ho acquistato una schiacciata, due bibite, un tagliere ed alcune pile. E c’era veramente di tutto, dall’alimentare, ai casalinghi, dall’abbigliamento alle calzature. Alla cassa mi hanno chiesto la tessera e mi hanno indicato dove poterla fare. In pochi minuti, dopo aver firmato una domanda di iscrizione alla cooperativa Nuova Lira ed aver pagato un euro, ho ricevuto ben due tessere. Una per me e l’altra per un amico, mi hanno detto. Sto pensando a chi darla!”
“A questo punto – prosegue Checcaglini – mi è apparsa chiara la natura fittizia dell’affiliazione alla cooperativa di consumo. Siamo di fronte a un libero accesso all’acquisto. E al di là del formale titolo acquisito con il rilascio della tessera, è evidente il carattere elusivo delle normative statali e regionali in materia di distinzione tra commercio al dettaglio e commercio all’ingrosso. In questo senso, a Prato, si è anche espresso il Tribunale amministrativo regionale per la Toscana e il Consiglio di Stato. Ad Arezzo adesso vogliamo correre lo stesso rischio?”
“L’assessore Cocchi – conclude il direttore di Confesercenti – si è dimostrato attento a seguire la questione per evitare che l’operazione Stefan vanifichi la programmazione regionale. E non si dica che ad Arezzo la domenica rimarrà chiusa. A prato le insegne che segnalano l’apertura domenicale sono delle vere e proprie gigantografie”.

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