CHECCAGLINI SU FUTURO AREA LEBOLE

Sul futuro dell’area interviene Checcaglini di Confesercenti:
“Dopo la rinuncia di Stefan all’apertura nell’area ex-Lebole dei magazzini con la formula Cash&carry – dichiara Mario Checcaglini direttore di Confesercenti – adesso andiamo avanti. Arezzo ha bisogno di un progetto importante e unitario per l’intera area ex-Lebole ma non solo”.
“Va bene il progetto unitario – prosegue Checcaglini. Secondo noi il progetto deve riguardare l’area ex-Lebole ma anche la zona di via Galvani. Siamo in questo d’accordo con il Sindaco quando parla di un progetto unitario se lo intende in questa ottica. Per realizzare un progetto che abbia però questa prospettiva è necessario un ampio confronto tra tutti i soggetti, da quelli economici a quelli professionali. E per avanzare una nostra proposta abbiamo avviato un confronto.”
“Come Confesercenti – spiega il suo direttore – abbiamo chiesto un incontro ai rappresentanti degli Ordini professionali della nostra provincia. Va bene l’iniziativa della proprietà di proporre soluzioni però non ci possiamo naturalmente limitare alle esigenze, pur giuste, di chi ha la proprietà. Ritengo che l’amministrazione conclusa la fase del regolamento edilizio debba avviare il necessario confronto sulle aree strategiche in generale, ma soprattutto su quella a cui ci riferiamo”.
Per Checcaglini ci vuole un bel progetto capace di sviluppare la città nei prossimi anni.
“Come abbiamo più volte detto – aggiunge il direttore di Confesercenti – il commercio non può essere il motore dell’area ex-Lebole. Il commercio deve essere di servizio e non la linea per far decollare i progetti. Per questi motivi Confesercenti si è fatta promotrice di una consultazione con i professionisti aretini.”
“Vogliamo raccogliere idee – conclude Checcaglini – da poter presentare nella fase di concertazione che l’amministrazione comunale si è impegnata a promuovere. Rinnoviamo quindi al Sindaco Fanfani la richiesta di sedersi intorno ad un tavolo per trovare posizioni unitarie e utili a riqualificare la vita cittadina e a delineare le linee”.

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