Crollo del Pil confermato. La stima preliminare del primo trimestre diffusa oggi dall’ISTAT, pur con tutte le attenzioni interpretative, segnala purtroppo un calo in linea con le previsioni contenute nel Def. Che vedono, per l’anno in corso, una flessione finale superiore al 10%.
Così Confesercenti commenta i dati diffusi oggi dall’Istat.
In questo scenario, diventa sempre più evidente la necessità di far ripartire il prima possibile le attività economiche, ovviamente garantendo la sicurezza di tutti. Questo è vero soprattutto per le imprese che fanno riferimento al mercato interno, che stanno vivendo la crisi più forte della loro storia. E a cui manca inoltre un quadro per il futuro: il posticipo della fase due per molte attività – negozi, pubblici esercizi e servizi alla persona – non ha aiutato le imprese a recuperare fiducia, anzi.
Il governo ha messo in campo diversi interventi per tamponare l’emergenza, ma i provvedimenti fin qui adottati non hanno dato certezze alle imprese, perché insufficienti o perché frenati dalla burocrazia e dalla complessità attuativa.
Bisogna accelerare: dare certezze a famiglie ed imprese, intervenire con finanziamenti a fondo perduto per sostenere le imprese in modo mirato, per tutti e in particolare per la filiera del turismo, che rischia di rimanere ferma per tutto il 2020 e parte del 2021. Sarà necessario anche utilizzare tutte le risorse disponibili a livello europeo, per mettere a punto un grande piano di Rinascita col supporto della BCE, che dovrebbe intervenire direttamente ed in modo più massiccio, come le altre principali banche centrali.