CONFESERCENTI  SU TASSA DI SOGGIORNO  A  CHIUSI DELLA VERNA

CONFESERCENTI  SU TASSA DI SOGGIORNO  A  CHIUSI DELLA VERNA

Gori: “Positivo il dietrofront  del Comune; sarebbe stata solo un freno allo sviluppo turistico del territorio.”

L’associazione di categoria di via Fiorentina plaude al dietrofront del Comune di Chiusi della Verna che si apprestava ad approvare l’introduzione della tassa di soggiorno dal 1° agosto; in merito intervengono la responsabile Confesercenti Casentino Sara Livi ed il Vice direttore Lucio Gori.
“E’scelta corretta, che apprezziamo – sottolinea Sara Livi – nei giorni scorsi, dopo aver  raccolto numerose sollecitazioni da parte dei nostri  associati ed operatori del settore, avevamo spiegato all’amministrazione comunale, le forti ragioni della nostra contrarietà all’adozione della delibera.  Dobbiamo dare atto che il Sindaco Tellini,  pur  evidenziandoci le difficoltà nel chiudere il bilancio comunale, da subito aveva dimostrato di non essere insensibile alle ragioni della categoria e si era riservato di verificare altre soluzioni che non contemplassero il ricorso a questo balzello per i turisti. Oggi abbiamo saputo che il punto all’odg del consiglio comunale sarà ritirato e di questo non possiamo che compiacerci con l’amministrazione comunale”.

Lucio Gori

Il vicedirettore di Confesercenti, Lucio Gori

“Confesercenti – spiega Lucio Gori, Vice direttore della confesercenti – era contraria all’introduzione della tassa di soggiorno a Chiusi della Verna, come lo era per Arezzo, (dove il neo assessore  Comanducci ha in questi giorni ribadito la sua contrarietà all’applicazione della tassa, trovando il nostro plauso)    come lo è stata per Bucine, Cortona e per altre realtà del territorio provinciale e in tutte le città d’Italia. In questo caso poi l’introduzione della tassa sarebbe stata come un fulmine a ciel sereno, in quanto non avevamo avuto alcun confronto categorie, operatori ed amministrazione; la previsione di applicare l’imposta nella misura massima a 5 € a pernottamento, senza distinzione e proporzionalità tra tipologie ricettive, la  mancata diversificazione stagionale, la mancata individuazione all’interno della delibera di approvazione di interventi ed azioni nel campo dei servizi e della promozione turistica;  ci avrebbe trovato  a fianco degli operatori nell’impugnare l’eventuale delibera approvata. Occorre favorire lo sviluppo del territorio e non far perdere competitività alla rete turistica del Casentino, tanto più .– puntualizza il Vice direttore Gori – in questa stagione, che   a quanto ci viene riferito dagli stessi operatori non decolla in Casentino.”

“Positiva dunque – conclude Sara Livi –  la scelta del Comune;: da parte nostra tutta  confermiamo disponibilità a confrontarci su misure, strategie e azioni  finalizzate  alla promozione ed alla valorizzazione  del settore.”

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