Checcaglini: “Decisione sbagliata che esaspera la categoria. La Fiera Antiquaria è un mercato”
Confesercenti interviene sulla decisione di annullare l’edizione di febbraio della Fiera Antiquaria. Il direttore Mario Checcaglini: “Decisione che ci trova contrari. Non siamo per nulla d’accordo su una interpretazione che giudichiamo eccessivamente restrittiva dei Dpcm che consentono lo svolgimento dei mercati, qual è la Fiera Antiquaria. Ricordiamo che l’articolo 1 del regolamento comunale, recita: ‘il presente regolamento disciplina lo svolgimento del Mercato dell’Antiquariato, di seguito denominato Fiera Antiquaria’. I mercati dell’antiquariato si fanno in varie località della regione e in tutta Italia. Ad Arezzo invece si è scelto di impedire agli espositori di lavorare e la beffa è che non possono neppure accedere ai ristori. Di questo passo si costringe le imprese a finire sul lastrico”.
Per Checcaglini “il danno non è solo per le attività dell’antiquariato ma anche per la città”.
“Continuiamo a pensare” aggiunge il direttore di Confesercenti “che ad Arezzo ci sia un eccesso di rigidità e di burocrazia da parte delle istituzioni che evidentemente sono lontane dai bisogni e dalle necessita delle imprese costrette a non lavorare mentre sale l’esasperazione da chi di mese in mese si vede sfumare, a pochi giorni di distanza dalla data dell’edizione della Fiera Antiquaria, la possibilità di svolgere il loro lavoro. Ad Arezzo sono mesi che la Fiera Antiquaria viene annullata mentre a Lucca, è sempre stata effettuata regolarmente sia in zona gialla che in zona arancione. A Lucca gli espositori dell’antiquariato si sono fermati solo con la zona rossa. Francamente non capiamo cosa abbia Arezzo di diverso da Lucca. Di sicuro Confesercenti non starà a guardare e con le altre associazioni di categoria ci troveremo per fare di tutto per salvare l’edizione di febbraio del mercato, chiamato Fiera Antiquaria”.