Protesta contro le Banche per denunciare i costo inaccettabili di carte di credito e pago bancomat
Domani, mercoledì 12 novembre, i benzinai non accetteranno alcuna carta di credito né bancomat per manifestare lo stato di disagio della categoria. Claudio Marraghini per la Faib Confesercenti Arezzo e Marino Milighetti per la Figisc/Anisa Confcommercio intervengono in merito ai costi inaccettabili di carte di credito e commissioni.
“I gestori degli impianti di distribuzione carburanti hanno l’obbligo di accettare, in pagamento, la moneta elettronica – spiega Marino Milighetti per la Figisc Confcommercio – ma il costo delle commissioni imposte dal sistema bancario è talmente alto da assorbire l’intero margine di gestione e da costringere di fatto gli operatori a scaricarne gli oneri direttamente sul prezzo al pubblico dei carburanti”,
Questo il risultato dei provvedimenti emanati dal Governo che hanno finito per penalizzare, ancora una volta, piccole imprese, lavoratori e consumatori ad esclusivo vantaggio delle Banche e dei consorzi interbancari che gestiscono sostanzialmente in regime di oligopolio l’emissione e l’utilizzo delle carte di credito e del pagobancomat.
“Mentre il governo – aggiunge Claudio Marraghini per la Faib Confesercenti Arezzo – impone ad esercenti e consumatori l’utilizzo delle carte, dall’altro lascia assolutamente libero il sistema bancario di fissare condizioni e costi a proprio piacimento e in ragione delle sue esigenze. E’ sufficiente dire che il costo imposto ai gestori italiani è complessivamente superiore all’1,5%, a fronte di un margine lordo inferiore al 2% del prezzo finale che, come noto, per il resto viene intascato dallo Stato, in forma di accise ed IVA, e dalle compagnie petrolifere”.
Tutto ciò nonostante persino l’ “Europa delle Banche” stia per adottare una normativa che contiene il costo massimo del servizio fra lo 0,2 e lo 0,3%.