Economia ferma, il rischio deflazione

In luglio l’inflazione in Italia ha raggiunto i livelli minimi. Il tasso registrato è il più basso dal settembre 1959. Secondo quanto reso noto dall’Istat a luglio “Inflazione azzerata”. E sulla base della stima provvisoria l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca), a luglio ha registrato una variazione di -1,2% rispetto al mese precedente e di -0,1% rispetto a luglio 2008. L’inflazione di fondo si è attestata a +1,4%, così come l’ inflazione al netto dei prodotti energetici.
Secondo Alberto Papini, presidente di Confesercenti il dato non è incoraggiante. “Se da una parte è un bene – sottolinea il Presidente della Confesercenti aretina – che il potere di acquisto delle famiglie, sia difeso è altrettanto vero che se l’inflazione è azzerata la causa è da ricercare nel fatto che l’economia è ferma. Un segnale di un ciclo economico in difficoltà”.
“Dobbiamo quindi fare attenzione – conclude Papini – alla deflazione. Se ciò si verificasse aumenterebbe ancora di più la disoccupazione. Adesso la sfida è quindi puntare sulla ripresa economica e per difendersi dalla deflazione c’è bisogno di una strategia forte basata sui consumi e capace quindi di rafforzare il sostegno alle famiglie e alle piccole medie imprese”.
Sulla base dei dati provvisori, gli aumenti congiunturali più significativi si sono avuti per i trasporti e ricreazione, spettacoli e cultura (entrambi +0,4%), e altri beni e servizi (+0,2%); una variazione nulla si è avuta per l’abbigliamento e calzature, mentre variazioni negative si sono registrate per l’abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-0,6%), prodotti alimentari e bevande analcoliche (-0,4%) e servizi sanitari e spese per la salute (-0,2%).
Su base annua gli incrementi più elevati si sono avuti per bevande alcoliche e tabacchi (+2,8%), altri beni e servizi (+2,6%) e istruzione (+2,2%). Il settore comunicazioni ha registrato una variazione tendenziale nulla, mentre si sono avute variazioni negative per i trasporti (-4,5%) e abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-2,3%).

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