In riferimento all’emergenza epidemiologica da COVID-19, il Governo e le Regioni hanno adottato una serie di misure urgenti che hanno prima fortemente limitato le attività commerciali, poi impedito ai titolari la stessa possibilità di esercitarle.
Ciò ha comportato per gli operatori commerciali titolari di attività gestite quali conduttori di immobili in locazione commerciale gravi difficoltà economiche, in relazione alle quali il Governo, con DL n. 18/2020, ha riconosciuto solo ad alcune categorie di imprese un credito d’imposta nella misura del 60 per cento dell’ammontare del canone di locazione relativo al mese di marzo 2020, e limitatamente gli immobili rientranti nella categoria catastale C/1.
La Confesercenti, si è già, adoperata per chiedere l’estensione di tale istituto per un periodo più lungo, e ad altre categorie di imprese e catastali.
Nota bene: il canone di locazione non è però ne sospeso o rinviato. Pertanto rimane l’obbligo per il locatario di adempiere all’obbligo.
In caso di difficoltà si consiglia prima di tutto di contattare il locatore e concordare con lo stesso la modalità migliore che consenta di far fronte alla momentanea difficoltà: dalla richiesta di sospensione tout court, alla riduzione temporanea o alla posticipazione dei canoni a quando sarà ripresa l’attività.
In tutti i casi possiamo fornire la documentazione tipo, necessaria ad avviare tale revisione: richiesta di sospensione, revisione consensuale, ecc.
Alla stessa modo, in caso di difficoltà nel pagamento dei fornitori, può essere necessario avviata una trattativa per stabilire una moratoria temporanea, un rinvio delle scadenze o un aggiornamento dei termini di pagamento concordati. Anche in questi casi possiamo fornire modelli di comunicazione per avviare tale accordo.
Gli uffici di Confesercenti del territorio sono a disposizione per qualsiasi informazione.