Estate 2008, le scelte degli italiani

Si preannunciano vacanze un poco più brevi rispetto al 2007, infatti secondo il sondaggio della Confesercenti-Publica ReS sulle vacanze estive, le famiglie italiane non rinunciano ad un periodo di vacanza anche se per 14 giorni in media rispetto ai 17 della scorsa estate. Non a caso fra le voci che pesano di più nella scelta delle vacanze c’e’ il “reddito disponibile” con un 59% di risposte, poi la compagnia con cui condividerle (28%) e con un rilevante 26% l’esigenza di sicurezza. Il disagio economico che fa da sottofondo alle scelte di quest’anno emerge ancor più chiaramente dalle motivazioni di coloro che non vanno in vacanza: il numero di chi dichiara di rinunciare “perché costa troppo” sale di ben 15 punti: dal 34% del 2007 al 49%. Cresce anche la percentuale di coloro che non vanno mai in vacanza durante l’anno (anziani, persone sole…) passando dal 7 al 10%. Cala invece dal 25 al 23% la rinuncia per “problemi familiari”. Diminuiscono anche le persone che non vanno in ferie per motivi di lavoro: erano il 15% nel 2007, sono l’8% nel 2008.
Secondo il sondaggio promosso da Confesercenti-Publica ReS le ferie anche per il 2008 srisultano concentrate fra luglio (41%) ed agosto (57%) che distanziano nettamente settembre scelto dal 17% degli intervistati. L’allungamento della stagionalità dunque sarà possibile solo con un diverso calendario scolastico, una più ampia rotazione delle ferie dei lavoratori, assieme a maggiori incentivi e servizi per i mesi meno gettonati dal turismo italiano e straniero. La “squadra” per eccellenza delle vacanze è costituita dalla famiglia (43% delle risposte), poi la coppia (26%) e le comitive degli amici (26%). La voglia di essere solitari invece cattura il 4%. E sale dal 29 al 33% il numero di coloro che scelgono alberghi e pensioni per passare il periodo delle ferie. Mentre scendono coloro che hanno deciso di sfruttare la casa di proprietà (dal 19 al 17%) o di prenderne una in affitto (dal 15 all’11%). Crescono le opzioni per un tre stelle (dal 56% del 2007 al 59% di quest’anno), stabili invece le quattro stelle. Ma se si cerca meno lusso non si rinuncia ai servizi, tutt’altro: si chiede l’uso della piscina (18%) ed a seguire il collegamento ad internet, la tv satellitare, l’animazione , i centri benessere, le strutture sportive.

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