Checcaglini: “Quale sono i requisiti per poterla fare?”
Annullamento della Fiera Antiquaria, Confesercenti torna a chiedere lumi all’amministrazione comunale e propone ristori per gli espositori. “Quale sono i requisiti per poter tornare a far lavorare gli espositori?”.
È questa la domanda che Confesercenti rivolge a Palazzo Cavallo alla luce anche delle dichiarazioni del primo cittadino che in un organo di stampa ha spiegato che lo svolgimento dell’edizione di febbraio della Fiera Antiquaria “avrebbe comportato rischi che non valeva la pena correre”, puntualizzando che “è stata una scelta dolorosa, ma che d’accordo con il Prefetto abbiamo deciso così”.
Adesso quindi il direttore di Confesercenti, Mario Checcaglini, chiede quali siano i criteri e i requisiti che la Fiera Antiquaria necessita per poter essere svolta. “Sono soggettivi? Oggettivi? Ma soprattutto: quali sono? Se gli espositori non potranno fare il mercato dell’antiquariato neppure in zona gialla, a quale colorazione devono auspicare per poter tornare a lavorare e non vivere nell’incertezza di mese in mese?”.
E ancora Checcaglini: “Gli espositori dovranno attendere la conclusione delle vaccinazioni?”. Per Confesercenti gli espositori non possono più aspettare e “l’amministrazione dovrà prevedere anche i ristori da destinare agli espositori ai quali non è stato consentito di poter lavorare”.
“L’amministrazione comunale ci dica quali sono i requisiti per tornare a svolgere la Fiera Antiquaria in sicurezza. Dire che ‘non valeva la pena correre rischi’ ci pare irrispettoso per una categoria che da oltre 50 anni, regala mensilmente una delle più belle manifestazioni che la città sappia offrire a vantaggio anche dell’indotto cittadino”.
Arezzo, 1 febbraio 2021