I danni del falso per il commercio

La Toscana è la quarta regione italiana per abbigliamento contraffatto. Solo in Campania, Lombardia e Liguria circolano più “griffe false” che dalle nostre parti: nel 2005, la Guardia di Finanza ha sequestrato in regione quasi un milione di capi (993mila). Lo ricorda il “Rapporto 2003-06 sulla Contraffazione e criminalità informatica: i danni all’economia e alle imprese” realizzato dal Centro Studi nazionale della Confesercenti Dallo studio elaborato emerge la necessità di una maggiore dotazione di risorse efficaci per le forze dell’ordine, con l’utilizzo di strumenti più sofisticati per colpire l’illegalità. Sempre secondo i dati 2005, in Toscana sono stati sequestrati 128mila prodotti falsi di elettronica (una quota in crescita, ma ad un ritmo inferiore alla media nazionale), 131mila beni di consumo (in crescita) e 105mila giocattoli (in calo). Su scala nazionale, i prodotti sequestrati dalla Guardia di Finanza sono passati da circa 74 milioni nel 2005 a circa 89 milioni nel 2006, un volume d’affari superiore a quello dell’insieme di quelli dei 25 paesi UE, che è pari a 75 milioni.

“In questi ultimi mesi stiamo assistendo all’intensificazione degli sforzi prodotti dalle forze dell’ordine per contrastare l’evasione fiscale – commenta il Presidente provinciale di Confesercenti, Alberto Papini – uno sforzo che tuttavia rischia di rimanere velleitario se concentrato sulla criminalizzazione dei mancati scontrini fiscali. Nel sistema produttivo e commerciale persistono sacche immense di evasione totale, e i dati sulla contraffazione ne sono una conferma. La repressione dovrà guardare soprattutto in questa direzione; sarebbe illusorio pensare di risolvere tutto accanendosi contro chi commercia stabilmente alla luce del sole”.

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