Il restauro del tetto della cappella

Iniziativa congiunta dell’Opera del Duomo e delle chiese monumentali di Arezzo e di Confesercenti. Obiettivo: restaurare il tetto della Cappella della Madonna del Conforto.
Presentazione questa mattina nel corso di una conferenza stampa in palazzo Vescovile alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il Vescovo Monsignor Gualtiero Bassetti ed il vice Presidente di Confesercenti, Albero Papini.
“Questa iniziativa – ha ricordato Iacopo Gori, Segretario dell’Opera del Duomo – permetterà a chiunque di contribuire al risanamento di un’opera così cara e legata al patrimonio, al culto ed al cuore degli aretini, imitando quanto avvenne nel XVIII secolo quando ciascuno si sentì partecipe della costruzione del famoso santuario mariano. L’Opera del Duomo (la Fabbriceria preposta al mantenimento ed all’amministrazione del complesso monumentale) non dispone di autonome e adeguate risorse. Per questo sono stati avviati importanti collaborazioni con i rappresentanti dell’imprenditoria e del mondo economico aretino, finalizzati ad una partnership capace di rilanciare l’immagine degli edifici di culto e la loro vocazione turistico – religiosa”.
Il problema da risolvere è rappresentato dalle infiltrazioni di acqua dal tetto. “E’ quello che copre le volte della Cappella della Madonna del Conforto – ha ricordato Alberto Papini, vice Presidente di Confesercenti. L’acqua finisce per raggiungere le stesse volte e per danneggiare, conseguentemente, gli affreschi che le decorano”.
L’obiettivo dell’operazione è quello di tutelare la Cappella.
“Si provvederà quindi a togliere tutte le tegole, a ripristinare l’impermeabilizzazione ed a ricollocare, una volta pulite, le stesse tegole. I lavori – ha annunciato Papini – dovrebbero durare circa 3 mesi ma oggi non siamo in grado di stabilire un periodo esatto. Non sappiamo infatti in quali condizioni troveremo il tetto. Se si riveleranno necessari, saranno infatti effettuati anche lavori di consolidamento e questo finirà per determinare un oggettivo allungamento dei tempi”.
I lavori saranno eseguiti dalla ditta AL.PA.CO dello stesso Papini che non solo opererà esclusivamente sulla base dei costi vivi sostenuti e quindi senza fini di lucro ma che si farà anche carico di eventuali costi aggiuntivi rispetto al ricavato della sottoscrizione che Confesercenti e Diocesi avvieranno fin dai prossimi giorni. Garante sarà il Presidente della Camera di Commercio, Pietro Faralli.
“L’associazione – ha annunciato il Direttore, Mario Checcaglini – invierà una lettera ed un bollettino prestampato per il versamento del contributo, che sarà libero, a tutti gli operatori commerciali del Comune di Arezzo. Iniziativa alla quale hanno collaborato, per la comunicazione la ditta C&M e per la spedizione la ditta Llaposte. Le somme andranno direttamente all’Opera Chiese Monumentali e Cattedrali il cui conto corrente postale è 12716528. I versamenti potranno essere effettuati, sempre con lo stesso riferimento, sul conto corrente bancario 1101697 presso Banca Etruria, ABI 14100, cab 5390”. La causale è “ripristino e restauro Cappella Madonna del Conforto”.
Soddisfazione è stata espressa dal Vescovo, Monsignor Gualtiero Bassetti: “il legame di Arezzo con Maria Santissima è profondo e sentito. La città vede nella Vergine una sorgente di speranza e una fonte di consolazione in cui riporre le proprie attese e i propri dolori. Simbolo della devozione filiale di una terra verso la Vergine è l’immagine della Madonna del Conforto che si trova nella Cattedrale di Arezzo. Oggi, come due secoli fa, la città si affida a Maria con la stessa intensità e lo stesso slancio. A Lei Arezzo guarda come modello cui tendere e uniformarsi. Lo si tocca con mano ogni anno, il 15 febbraio, per la Festa della Madonna del Conforto, quando migliaia di persone si inginocchiano di fronte all’immagine miracolosa custodita nella cappella a Lei dedicata. Perciò è con grande piacere e viva riconoscenza che apprendo del progetto per il riassetto della cappella della Madonna del Conforto. Si tratta di un intervento che non ha soltanto un valore estetico o strutturale, ma che dimostra anche l’affetto e la vicinanza verso uno scrigno di fede. Pertanto ringrazio l’Opera Chiese Monumentali e Cattedrali e la Confesercenti di Arezzo che si stanno impegnando per questa significativa operazione”.

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