Nonostante le aspettative di rinvio, è di fatto rimasta in piedi la data del 30 giugno scorso come inizio della la decorrenza delle misure contenute dalla Regione Toscana nel Testo Unico del Turismo, approvato lo scorso anno. Pochi giorni prima, la Regione aveva incontrato le associazioni di categoria, le quali hanno avuto così modo di esporre le perplessità raccolte presso gli operatori del settore. Al momento di andare in stampa, tuttavia la Regione non era ritornata sui propri passi. Una rigidità che pesa soprattutto in merito ai famigerati requisiti per la classificazione delle strutture alberghiere, in merito alle quali nei mesi scorsi Confesercenti e le altre associazioni di settore si erano fatti interpreti dei numerosi appelli allammorbidimento dei termini. Inzona Cesarini era stata inoltre suggerita la strada del rinvio, tenendo conto che il Governo (tramite il Sottosegretario al Turismo Michela Brambilla, intervenuta alla Conferenza del Turismo a Riva del Garda il 21 giugno) aveva annunciato un provvedimento per uniformare tali criteri su tutto il territorio nazionale. La Regione però non ha recepito linvito: le norme sono così in vigore dal 1 luglio, ed ora si attende di capirne meglio leffettiva ricaduta. A tutte le strutture associate si ripete linvito a mettersi in contatto con le sedi territoriali dellassociazione per avere eventuali supporti in materia.
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