Maggi esprime l’nsodisfazione della categoria

Nei giorni scorsi si è riunito il tavolo tecnico interassociativo del turismo organizzato. È stata l’occasione per prendere le misure fra tour operator e agenti di viaggio. Entrambe le parti sono insoddisfatte del meccanismo delle commissioni. Secondo i tour operator, sarebbero da sostituire con le fee d’agenzia, mentre per le agenzie di viaggio sarebbero da aumentare, o quanto meno da calcolare anche sulle quote non commissionabili.
Inoltre, è stato imputato principalmente ad alcuni tour operator il mancato, sistematico utilizzo del modulo di compravendita di pacchetto-servizio turistico con le condizioni generali di contratto (Cgc) concordate tra le associazioni di categoria con il recepimento delle norme previste dal codice del consumo.
Nell’ambito dei rapporti con il cliente, una delle questioni rimaste sul tavolo è anche la mancanza di chiarezza sugli adeguamenti carburante, dei costi aeroportuali e delle altre voci estemporanee, che vengono richieste al cliente, per il tramite dell’agente di viaggio, al momento dell’effettiva consegna della documentazione. In particolare, è emersa forte la necessità di convenire procedure di comunicazione e di calcolo per non veder lievitare in modo sproporzionato e imbarazzante quote e importi difficili da giustificare e sulla cui natura lo stesso agente di viaggio nutre a volte forti dubbi di legittimità e opportunità.
Altre questioni dettate o da adeguamenti a norme di legge comunitarie e nazionali o dal consolidamento di alcune buone prassi commerciali hanno trovato rapida soluzione: inserimento dell’obbligo di informativa del vettore aereo effettivo all’interno delle condizioni generali di contratto e richiamo sul frontespizio del modulo degli obblighi previsti per i documenti e le procedure doganali. Non ultima la questione delle vendite da parte dei tour operator degli stessi pacchetti anche attraverso altri canali non professionali, tra cui sedicenti onlus, associazioni sportive e culturali, cantine vinicole, e simili, con sconti improponibili e scorretti. Le caratteristiche dei mercati e talvolta le difficoltà di liquidità possono spingere a soluzioni estreme ed estemporanee. Crediamo però che non sia più il tempo di improvvisare, ma di affidarsi a professionalità, competenza e certezza dei rapporti, che il canale agenziale rappresenta per tour operator e per cliente finale

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