Ruzzu e Gori:“Un danno per il tradizionale mercato natalizio di Piazza San Jacopo e Risorgimento”
Non piace l’idea del Mercatino in Piazza Grande con i sapori internazionali. La sola ipotesi ha fatto infiammare gli animi degli operatori che tradizionalmente animano con le loro bancarelle il mercato natalizio aretino in Piazza Sant Jacopo e in Piazza Risorgimento. Gli ambulanti di Anva aderenti a Confesercenti dicono il loro “No”.
“Gli operatori – dichiara il presidente Anva, Andrea Ruzzu – esprimono forti dubbi sull’ipotesi dell’edizione natalizia in Piazza Grande del Mercatino dei sapori con i trenta banchi migliori dell’edizione di ottobre. Se la posizione dell’amministrazione comunale è quella di proseguire sulla strada del mercatino in Piazza Grande intendiamo confrontarci urgentemente con il Sindaco Stefano Gasperini e l’assessore Paola Magnanensi ai quali illustreremo i nostri timori e la contrarietà alla proposta”.
“Basta con l’improvvisazione – tuona Lucio Gori vicedirettore di Confesercenti – la città ha bisogno di promuovere quello che ha e non della sovrapposizione di eventi. A dicembre il centro storico già ospita molte manifestazioni di commercio ambulante tra cui l’evento Tartufi d’Etruria con numerose aziende locali di prodotti tipici, la fiera in piazza Sant’Agostino, il mercatino dell’arte ingegno in piazza Guido Monaco oltre naturalmente al tradizionale mercatino di Natale di piazza San Jacopo e piazza Risorgimento”.
La categoria degli ambulanti interroga il Comune se per animare il centro storico ci sia bisogno di continuare in questa politica di proliferazione di mercati senza una seria programmazione che rischia solo di danneggiare chi ha investito nelle concessioni decennali del mercatino e della fiera natalizia aretina.
“Con queste scelte – prosegue Lucio Gori – il risultato è quello di penalizzare gli operatori locali ai quali il Comune da anni chiede costanti sacrifici. Ricordo infatti che gli operatori del mercatino di Natale in piazza San Jacopo e Risorgimento, devono sostenere quasi 5mila euro di costi fissi per stare negli stand il cui allestimento pesa sulle spalle degli ambulanti con contratti ancora lunghi svariati anni”.
“Non vorremo – continua Lucio Gori – che il Comune adesso consenta di allestire Piazza Grande, magari con gazebo e strutture a zero spese, aprendo la piazza agli operatori del mercato internazionale con vantaggiose autorizzazioni in termini di suolo pubblico in perfetta concorrenza sleale con il tradizionale mercatino natalizio. Se c’è interesse da parte degli operatori forestieri del circuito internazionale saremo ben lieti di ospitare eventuali operatori interessati nel nostro mercatino, pronti ad affittare i nostri posteggi”.