ROTATORIA VIA FIORENTINA SERVONO CERTEZZE E NON LUNGAGGINI

ROTATORIA VIA FIORENTINA SERVONO CERTEZZE E NON LUNGAGGINI

Landini: “Preoccupazione per l’impatto del cantiere sulle attività economiche”.

La vicenda dei lavori di via Fiorentina non cessa di far discutere. Ieri il presidente di Confesercenti Arezzo Mario Landini è intervenuto in occasione della seduta aperta del consiglio comunale per esprimere la preoccupazione dell’impatto che il cantiere avrà sulle attività economiche della zona.

“Dopo numerose variazioni al progetto, in seguito ad un notevole incremento dei costi, dopo anni di attesa, ad oggi non sappiamo ancora come andrà a finire questa vicenda” interviene il Presidente di Confesercenti Mario Landini.

“La nostra associazione” spiega il presidente di Confesercenti Arezzo “da anni chiede una soluzione al problema. Le attività economiche della zona, fortemente penalizzate da più di vent’anni dal divieto di svolta a sinistra venendo dal raccordo, hanno visto nel tempo realizzare rotonde ad ogni incrocio della città. Ottime soluzioni al problema del traffico, ma l’incrocio di via Fiorentina sembra avere la necessità di un intervento molto più complesso. Confesercenti non vuole entrare nel merito di scelte urbanistiche che non le competono, ma certamente esprime la preoccupazione dei commercianti che ancora non hanno capito se e quando questi lavori verranno realizzati. Ci è sempre stato garantito che i lavori non avrebbero impattato in maniera sostanziale sulla viabilità, che non sarebbe stato interrotto il traffico delle auto, purtroppo però ad ottobre/novembre scorsi non è andata così”.

Quindi oggi la preoccupazione per gli imprenditori è forte. “Chiediamo all’amministrazione certezze: certezza dei tempi e delle ricadute pratiche del cantiere.”
“Pensiamo anche” prosegue Landini “ma se questo progetto è così enorme e complesso, come potremmo uscirne indenni? Non è davvero possibile una soluzione più semplice e veloce come le rotonde realizzate in tutto il resto della città? Forse no, ma allora procediamo spediti e prestando la massima attenzione al lavoro di tutte quelle attività economiche che vivono e popolano quella strada”.

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