Non si arresta limpegno di Confesercenti nel contrastare il fenomeno del cosiddetto proliferarsi delle sagre selvagge. Dopo aver sollecitato le amministrazioni per ottenere un regolamento che disciplini la durata e il numero delle sagre sul territorio aretino, nei giorni scorsi una delegazione di ristoratori si era rivolta alla Guardia di Finanza per richiedere maggiori controlli.
Ieri, il rappresentante dei ristoratori e dei pubblici esercizi Ernesto Pastorelli, assieme al direttore di Confesercenti, ha incontrato il direttore dellAgenzia delle entrate di Arezzo.
Sul tavolo la questione che da tempo vede impegnata lassociazione di categoria di via Fiorentina: contrastare e arginare gli abusi legati alle sagre che danneggiano gli operatori della ristorazione e dei pubblici esercizi.
Proseguiamo dichiara il direttore di Confesercenti Mario Checcaglini limpegno a ricondurre nellalveo della correttezza il fenomeno delle sagre selvagge. Ovvero contro il proliferare indiscriminato delle iniziative, che in alcuni casi si nascondono dietro il la promozione del territorio o laggregazione sociale, ma sono invece vere e proprie attività commerciali. E perciò dovrebbero avere lo stesso trattamento della ristorazione ordinaria.
Proprio questo prosegue Checcaglini siamo andati a chiedere al direttore dellufficio delle entrate: la verifica se realmente le sagre che si realizzano nella nostra provincia hanno le caratteristiche che gli consentono i privilegi fiscali, e conseguentemente identificare le iniziative che non hanno le caratteristiche necessarie. Quindi, Confesercenti non ha nulla contro le sagre, realizzate da chi si comporta correttamente, cè lha invece contro chi abusa di una normativa favorevole per realizzare eventi commerciali veri e propri perciò in aperta concorrenza con la ristorazione tradizionale. Confesercenti ritiene che sia nello stesso interesse delle Pro loco difendersi da chi abusa. Per questa ragione nelle prossime settimane chiederemo un incontro alle loro rappresentanze per discutere dellargomento.
Dallincontro – conclude Pastorelli abbiamo ottenuto rassicurazioni. Il direttore ha capito le nostre preoccupazioni e si è impegnato a sollevare la questione alla direzione regionale dellAgenzia delle entrate. Per il 2010 ci auspichiamo che i controlli siano una priorità in modo da arginare il fenomeno che a noi sta particolarmente a cuore.
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