SAGRE: INCONTRO GUARDIA DI FINANZA

Una delegazione di Confesercenti guidata dal presidente dei Pubblici esercizi Ernesto Pastorelli ha incontrato il Comandante della Guardia di Finanza, Colonnello Dario Solombrino, per rappresentare il disagio degli operatori della ristorazione relativamente al proliferare delle sagre paesane sul territorio aretino e della sua provincia e per affrontare e cercare di trovare delle soluzioni.

“L’associazione di categoria – dichiara il direttore di Confesercenti Mario Checcaglini – ha manifestato l’esigenza di porre un argine al crescente fenomeno delle cosiddette ‘sagre selvagge’. Un fenomeno che sempre più sta assumendo il carattere di concorrenza sleale soprattutto nei confronti degli operatori del settore delle ristorazioni”.
È importante per il direttore Checcaglini che le feste paesane non assumano il carattere commerciale perché le sagre hanno un trattamento favorevole rispetto agli operatori tradizionali e perciò operano in concorrenza sleale.
E su questo argomento Checcaglini sottolinea: “Se si lascia libertà di azione alle sagre, occorre assoggettarle agli stessi obblighi degli operatori della ristorazione. Il nostro obiettivo non è quello di eliminare le sagre ‘tu cur’. Chiediamo però solamente, a tutela degli operatori, un maggior controllo per evitare che sulla ‘scia’ della tradizione, del volontariato e dell’aggregazione sociale si creino delle vere e proprie ‘iniziative commerciali’, non consentite dalla legge”.
“Sul territorio provinciale – aggiunge il direttore di Confesercenti – sono numerose le sagre e le feste paesane organizzate ed è sempre più lunga la loro durata. Negli anni passati, abbiamo più volte chiesto, alle amministrazioni del territorio di regolamentare, magari con un calendario gli eventi e di redigere un regolamento in materia. Ma la maggior parte delle amministrazioni non hanno ancora provveduto e quindi adesso abbiamo coinvolto la Guardia di Finanza”.
“La Guardia di Finanza- conclude Pastorelli – si è dimostrata attenta a recepire le nostre rimostranze. Adesso siamo sicuri che in caso di abusi i finanzieri non esiteranno ad intervenire. Noi operatori del settore dei pubblici esercizi e della ristorazione ci sentiamo a volte penalizzati dalle sagre. È importante infatti che anche le feste paesane siano obbligate al rispetto delle normative sulla ristorazione tradizionale.”

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