Lo sciopero nazionale degli operatori della distribuzione carburanti, promosso unitariamente dalle tre associazioni, Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc Confcommercio, si è svolto, il 6 e 7 giugno con un altissima partecipazione in tutto il paese, secondo stime condivise intorno al 90% della categoria.
Soddisfazione è stata espressa dagli organizzatori e dai gestori che sono confluiti, in oltre 1.000 operatori, nella capitale per protestare davanti al Palazzo di Montecitorio per contestare il provvedimento sulle liberalizzazioni. Particolarmente folta la rappresentanza della Faib toscana, giunta con due pullman.
Gli operatori della distribuzione carburanti hanno dato vita ad una manifestazione partecipata, compatta, ferma nella protesta e rispettosa delle istituzioni, con una prova di grande civiltà e maturità.
Atteggiamento di serietà e disponibilità al confronto ribadito anche quando, al termine della giornata di protesta, è sceso in piazza a parlare con i manifestanti anche il consigliere delegato alle problematiche petrolifere del Ministro Bersani, sen Umberto Carpi. Il consigliere del Ministro ha potuto parlare alla piazza gremita di manifestanti in modo tranquillo e sereno, spiegando le motivazioni del provvedimento contestato, auspicando di poter trovare un accordo condiviso sulla necessità di apportare alcune modifiche, senza stravolgere il DDL, che sappiano recepire le preoccupazioni della categoria. In questo senso ha annunciato lapertura del tavolo con le Regioni, richiesto dalle Associazioni.
Per la Faib si è trattato di un passo in avanti. Il Governo si è impegnato a dar vita ad un tavolo con Regioni e associazioni dei gestori, tavolo che dovrebbe varare le linee guida per la gestione della distribuzione dei carburanti concordate dalle tre parti in causa.
Riteniamo che ci siano margini di miglioramento del provvedimento che andrà allesame del Senato e le associazioni ritengono di poter introdurre modifiche significative.
Occorre dire che già il testo uscito dalla Camera dei Deputati risulta migliore del testo originario, laddove prevede una misura atta a favorire, nei nuovi insediamenti di impianti, erogatori eco-compatibili e abroga una previsione favorevole alla GD, inserita in commissione, in materia di orari.
Si tratta di un risultato che sarebbe sbagliato sottovalutare.
Le tre associazioni hanno incontrato rappresentanti di tutte le forze politiche ed una delegazione delle organizzazioni dei gestori ha anche incontrato lUfficio di Presidenza della Camera dei Deputati.
Si può parlare dunque di pieno successo della manifestazione dei gestori che dopo diversi anni tornano unitariamente in Piazza Montecitorio.
La battaglia politica, dunque, si sposta, in questa seconda fase che si apre, al Senato della Repubblica, in attesa di approdare al confronto con le Regioni.