Ecco tutte le novità in materia
Le date di avvio dell’obbligo della trasmissione dei corrispettivi in modalità telematica sono:
– Il 1° luglio 2019 inizio dell’obbligo di scontrino elettronico per i contribuenti con volume d’affari superiore a 400.000 euro al 31.12.2018;
– Il 1° gennaio 2020 l’obbligo di scontrino elettronico verrà esteso a tutti i titolari di Partita IVA.
L’invio telematico sostituisce la tenuta del registro dei corrispettivi e non già il rilascio dello scontrino cartaceo che dovrà sempre essere consegnato al cliente.
Gli esercenti al commercio avranno la possibilità di adeguarsi dotandosi di registratori telematici (RT), così definiti dal provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 28/10/2016, sostituendo il registratore posseduto ove questo non sia adeguato o adeguando quello in dotazione ove sia predisposto oppure inviando i corrispettivi giornalieri via web o dal telefonino senza la necessità di dotarsi di un registratore telematico (RT). Questa è l’ultima novità prevista da un provvedimento dell’agenzia delle entrate in vista dell’introduzione del nuovo adempimento previsto dal 1° luglio 2019.
Per chi deciderà comunque di dotarsi di un registratore telematico abbiamo condotto un’indagine relativa sul costo di un registratore di nuova generazione (RT). Ecco indicativamente i prezzi:
Un nuovo registratore con dotazioni minime ma perfettamente in grado di assolvere la funzione di trasmissione dei corrispettivi nel mercato ha un costo di circa 500 euro;
Adeguarne uno già predisposto che necessita, ad esempio, dell’installazione di una scheda di rete, può comportare un costo intervento compreso tra i 100 e i 150 euro;
Inoltre non si deve dimenticare tra i costi la necessità di dotare l’esercizio di un contratto di traffico dati internet, se naturalmente non è già attiva nell’esercizio.
Qualora l’azienda decida di acquisire un nuovo registratore con le caratteristiche sopra richiamate può avvalersi di un bonus fiscale a valere per gli anni 2019 e 2020 di un credito d’imposta pari al 50% della spesa fino ad un massimo di 250 euro, chi invece adatterà il dispositivo già in negozio, riceverà un contributo non superiore a 50,00 euro.
Il credito d’imposta può essere utilizzato in compensazione tramite il modello F24 a partire dalla prima liquidazione periodica dell’IVA successiva al mese a cui fa riferimento la fattura rilasciata per l’acquisto o l’adattamento del registratore di cassa.