Sindacati: "Confesercenti corretta, coerente"

Martedì 9 marzo, la Confesercenti di Arezzo, rappresentata dal direttore Mario Checcaglini, si incontrerà con i segretari di Filcams-CGIL (Loretto Ricci), Fisascat-CISL (Giovanni Marini) e Uiltucs-UIL (Marco Conficconi).
L’incontro per i sindacati è estremamente importante perché propedeutico a rafforzare la sintonia e la collaborazione con l’associazione di via Fiorentina, su argomenti fondamentali per gli esercenti e i lavoratori dell’intera provincia.
La disponibilità dei tre rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori del commercio, si è concretizzata in virtù del fatto che gli stessi riconoscono a Confesercenti di esprimere, con correttezza e con coerenza il rispetto degli accordi sottoscritti, con le tre organizzazioni sindacali, su temi di primaria importanza.
Confesercenti e Confederali di categoria, quindi, ritengono sia giunto il momento di fare il punto della situazione sulle concertazioni con le amministrazioni comunali della provincia a proposito delle aperture domenicali e festive, sulle problematiche dovute alla mancata concertazione con le amministrazioni del Valdarno, sulla prossima concertazione in materia di orari e aperture con il Comune di Arezzo e sugli sviluppi dell’area ex Lebole e di quelle adiacenti.
Approfondire questi punti, concordare un atteggiamento e un approccio comune, è un dovere verso tutti i cittadini.
Ricci, Conficconi e Marini, non hanno mai nascosto la loro posizione sullo sconcertato modo di procedere delle amministrazioni del Valdarno in merito agli orari e ai provvedimenti conseguiti, per i quali hanno annunciato iniziative di lotta. E non hanno nemmeno celato il loro punto di vista sulla vicenda ex-Lebole.
CGIL, CISL e UIL commercio assieme a Confesercenti sull’area ex Lebole non hanno dubbi: “La concreta minaccia dell’operazione Stefan, ci appare come un tentativo di voler forzare la mano sulla destinazione urbanistica dell’area ex Lebole con una formula palesemente elusiva delle normative. E l’annuncio del Sindaco di riservare il 10% di commerciale sulle aree produttive non ci trova d’accordo in quanto nell’area ex-Lebole significherebbe creare un grande centro commerciale. Esattamente ciò che, tutte le associazioni del commercio di Arezzo e le associazioni sindacali, pochi anni fa riuscirono ad impedire”.
Per Checcaglini “difendere le ragioni delle imprese tradizionali del commercio dai nuovi insediamenti della grande distribuzione è interesse di Confesercenti e delle organizzazioni sindacali. Riteniamo infatti indispensabile difendere il lavoro che c’è. Quello rappresentato dalle imprese e dai loro dipendenti. Le fantomatiche decine di nuovi posti di lavoro, in realtà ne distruggono almeno il doppio”.

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