Nico Gronchi: “Duro colpo all’economia. Gelata nella propensione agli acquisti. Frenata per il sistema economico”
Il presidente di Confesercenti Toscana interviene preoccupato dei risvolti che la vicenda di Banca Etruria avrà sul sistema economico di tutta la Toscana. “Un duro colpo per l’economia di tutte le province – dichiara il presidente Nico Gronchi – in particolar modo per Arezzo. La distribuzione capillare della rete di Banca Etruria se per anni ha rappresentato un motore di sviluppo adesso rischia di essere un freno per l’economia in un momento già di per se stesso difficile”. Il decreto del Governo è quindi un boomerang lanciato tra l’altro alla vigilia dell’avvio delle festività natalizie. “La sensazione – aggiunge il presidente Nico Gronchi – è che la vicenda di Banca Etruria si ripercuota sui consumi fin da subito. In vista delle prossime festività c’è sfiducia e il rischio è che la propensione agli acquisti sia viziata dalla vicenda di Banca Etruria”. “Ad Arezzo – continua Gronchi – la situazione è maggiormente complicata rispetto alle altre province. Confesercenti Toscana è preoccupata della ‘gelata’ sull’economia e per la sfiducia ormai generalizzata nei confronti del sistema bancario”.
Il momento non è semplice. La crisi perdura da tempo e adesso i flebili segnali di ripresa rischiano di essere congelati dalla vicenda di Banca Etruria. “Il commercio – spiega il presidente di Confesercenti Toscana – interpretava i segnali positivi in attesa di una ripresa. Per evitare di rimanere indietro, a questo punto, c’è bisogno di evitare che i cittadini che sono semplici risparmiatori e non speculatori diventino le principali vittime. Interpreto positivamente che il consiglio regionale chieda un intervento del Governo in sede di conversione del decreto per salvare il salvabile. È questa la strada da percorrere per tentare di porre rimedio a una situazione che ha gettato nel lastrico migliaia di famiglie che avevano riposto fiducia nel sistema bancario affidandogli i risparmi di una vita. In ginocchio ci sono commercianti imprenditori, aziende e Confesercenti è dell’opinione che a rimetterci non debbano essere i cittadini”. Il presidente di Confesercenti Toscana, ritiene che “diversamente da altre crisi bancarie, questa volta il salvataggio della Banca rappresenti un colpo per la solidità del sistema bancario. La fiducia è stata incrinata. Impensabile credere che i risparmiatori fossero a conoscenza del reale rischio legato alle obbligazioni subordinate”.
“Il sistema bancario nazionale e internazionale alla luce di quanto accaduto in queste ultime settimane – chiosa il presidente di Confesercenti Toscana – richiede un ragionamento complessivo e auspico che presto si metta mano alla riforma delle banche popolari”.