Si informa che il Ministero della Cultura ha provveduto a riaprire i termini delle domande per il c.d. “Tax Credit Librerie” di cui all’art.1, c. da 319 a 321, della Legge n.205/2017, per il riconoscimento del credito di imposta destinato agli esercenti, con specifici codici Ateco, che svolgano attività commerciale nel settore della vendita al dettaglio di libri, nuovi o usati, in esercizi specializzati.
Pertanto le domande per il riconoscimento del predetto bonus, con riferimento alle spese previste e sostenute nel 2020, potranno essere inviate fino alle ore 12 del 10 novembre 2021 attraverso l’apposita piattaforma telematica (la precedente scadenza era fissata al 29 ottobre 2021).
La richiesta può essere presentata esclusivamente mediante il portale messo a disposizione dal ministero della Cultura.
L’avviso è stato pubblicato sul sito del ministero. La legge n. 205 del 27 dicembre 2017 commi 319-321 ha riconosciuto, a decorrere dall’anno 2018, un credito di imposta agli esercenti che operano nella vendita al dettaglio di libri in esercizi specializzati che:
– abbiano sede legale nello Spazio economico europeo;
– siano soggetti a tassazione in Italia per effetto della loro residenza fiscale, ovvero per la presenza di una stabile organizzazione in Italia, cui sia riconducibile l’attività commerciale cui sono correlati i benefici;
– siano in possesso di classificazione Ateco principale 47.61 o 47.79.1, come risultante dal registro delle imprese;
– abbiano sviluppato nel corso dell’esercizio finanziario precedente ricavi derivanti da cessione di libri, come disciplinato dall’articolo 74, comma 1, lettera c) del Dpr 633/72 ovvero, nel caso di libri usati, dall’articolo 36 del Dl 23 febbraio 1995, n. 41, convertito con modificazioni dalla legge 22 marzo 1995, n. 85, e successive modificazioni, pari ad almeno il 70% dei ricavi complessivamente dichiarati.
Il tax credit è parametrato agli importi pagati a titolo di Imu, Tasi e Tari, imposta sulla pubblicità, tassa per l’occupazione di suolo pubblico, spese per locazione, al netto Iva, spese per mutuo, contributi previdenziali e assistenziali per il personale dipendente, relativi ai locali dove si svolge l’attività di vendita di libri al dettaglio.
Il credito d’imposta è stabilito nella misura massima di 20mila euro per gli esercenti di librerie che non risultano ricomprese in gruppi editoriali dagli stessi direttamente gestite e di 10mila euro per gli altri esercenti, nei limiti dei tetti di spesa definiti.
Il Dm 28 giugno 2021 rep. 226 ha incrementato, anche per il 2021, la dotazione complessiva a 18,25 milioni di euro.
Il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini dell’Irap, è utilizzabile esclusivamente in compensazione e nel rispetto dei limiti dei regolamenti dell’Unione europea in materia di aiuti de minimis.
INFO:
Per informazioni contattare Alessandro Bindi, per mail a: a.bindi@confesercenti.ar.it oppure telefonando allo 0575.984312