UN ANNO DI CONFESERCENTI: 365 GIORNI A FIANCO DELLE PMI

UN ANNO DI CONFESERCENTI: 365 GIORNI A FIANCO DELLE PMI
Brogi Checcaglini

Il presidente Brogi e il direttore Checcaglini

Sicurezza, credito, formazione, sostegno alle imprese ed eventi.

Un anno di transizione. Il segnale flebile ma positivo sta sul fatto che non si è registrata una caduta a differenza degli anni precedenti. L’associazione di categoria ha lavorato a fianco delle imprese su differenti fronti intervenendo per venire incontro alle esigenze dei titolari.
“Abbiamo intrapreso iniziative – puntualizza la presidente Barbara Brogi – perché conosciamo le esigenze delle imprese e siamo ogni giorno a loro fianco. Nel 2015 le aziende hanno continuato a soffrire la crisi dei consumi che se anche non sono calati a picco di sicuro stentano a ripartire. Secondo l’indagine dei consumi quest’anno come nel 2014 si registra una inversione di tendenza nei consumi degli italiani. Dal 2007 al 2012 gli alimentari hanno perso il 13,1% l’abbigliamento (-10,6%), la ristorazione (-2,1%). Solo la comunicazione un +4,4%. Nel 2013-2014 così come nel 2015 previsionalmente l’alimentare ha registrato un +0,1%, l’abbigliamento un + 0,2%, la ristorazione + 0,3%, la comunicazione +1,2%. Purtroppo dal 2007 ad oggi a calare è stata la propensione ai consumi a causa della riduzione del potere di acquisto delle famiglie, sceso vertiginosamente del -9% a fronte di un + 7% della Germania e + 2,5 della Francia”.
“È stato un anno difficile – commenta il direttore Mario Checcaglini – sotto molteplici aspetti con alcune note positive. Confesercenti attraverso l’ufficio credito ha sostenuto le pmi con i finanziamenti utili a fare investimenti. Mi piace ricordare che in questi ultimi dodici mesi abbiamo aiutato ad aprire 130 nuove imprese e offerto liquidità anche alle aziende per uscire dalle difficoltà a seguito della calamità che ha colpito valtiberina e valdichiana lo scorso mese di marzo. Il finanziamento a tasso zero ha permesso a tanti titolari di aziende di far fronte senza costi aggiuntivi a imminenti spese che di colpo hanno messo in pericolo tante piccole e medie imprese. Una misura preziosa che abbiamo esteso anche a quelle aziende della ristorazione colpite dalla follia di un piromane in città che in una notte ha devastato anni di duro lavoro di affermati locali”.

Un anno che di fatto ha visto Confesercenti impegnata nella valorizzazione dei centri storici e delle strade di periferia e del commercio ambulante sia in termini di promozione grazie alle numerose feste e fiere organizzate, (sono ben 42 che hanno coinvolto 2000 operatori) sia in termini di impegno nel sensibilizzare le amministrazioni locali e le Forze dell’Ordine a garantire maggior sicurezza. Di particolare interesse in Valtiberina l’evento “Stasera va di scena la moda”, in Valdarno il “Mercato Europeo”, in Casentino la “Notte rosa a Poppi”, in Valdichiana la “Fiera del Fiore”; eventi capaci di calamitare migliaia di persone e favorire lo shopping. Ad Arezzo significativa la ‘grigliata per la sicurezza’ organizzata in zona La Catona, dove i commercianti per un giorno hanno cucinato per dotarsi di un sistema di videosorveglianza.

“Numerosi sono stati gli incontri sul tema sicurezza – ricorda Checcaglini – per confrontarci con gli amministrazioni affinchè le strade e le piazze delle nostre città siano vigilate da telecamere, ma anche per sollecitare le amministrazioni ad implementare l’illuminazione e a realizzare interventi a favore del decoro per restituire ai commercianti una sicurezza che purtroppo non sempre c’è tra le vetrine dei negozi a causa di un fenomeno crescente di microcriminalità che colpisce bar, esercizi pubblici, negozi e aziende”. E se si parla di sicurezza Checcaglini non dimentica i temi dell’illegalità e dell’abusivismo commerciale. “Una assoluta priorità per Confesercenti. Le imprese devono essere tutelate  nella loro attività. L’abusivismo e la contraffazione sono fenomeni in crescita. Ci vogliono leggi adeguate di fronte a un proliferare di ambulanti abusivi nelle nostre piazze e mercati per evitare la concorrenza sleale e per evitare che cresca il malcontento tra gli operatori corretti”. Un’azione a 360 gradi quella di Confesercenti che ogni giorno ha seguito attentamente le imprese in un periodo storico difficile dove gli ostacoli si sono abbattuti di colpo incrinando un tessuto economico già provato.

“A preoccupare per il futuroprosegue Brogi – è la situazione di sfiducia nel sistema bancario e di incertezza che si è creata a seguito della vicenda di Banca Etruria. Se da un lato la Nuova Banca è ripartita è altrettanto vero che sul campo sono state seminate migliaia di vittime: sono le nostre famiglie rappresentate da concittadini e imprenditori. L’enorme mole di risparmi di obbligazioni subordinate si è trasformata in carta straccia. Una vicenda che produrrà una ripercussione negativa sull’economia del territorio. Siamo convinti che il Governo non abbia fatto abbastanza e Confesercenti è impegnata a chiedere nelle sedi opportune che sia restituito ai risparmiatori il maltolto. Non ci accontenta l’iniziativa parlamentare che sollecita la creazione di un fondo di 100milioni di euro con i quali si risolve solo in parte i problemi se è vero che le somme sottratte agli aretini sono di circa 300milioni di euro tra obbligazioni e azioni. La Confesercenti si è messa a disposizione dei propri associati per esaminare le loro pratiche e valutare le azioni da intraprendere per tutelarli. Inoltre chiediamo trasparenza. Oggi è sempre più indispensabile accertare le responsabilità degli amministratori che si sono succeduti nei cda. È importante verificare come sono stati concessi i finanziamenti e giudicare come le obbligazioni subordinate siano state vendute. Si legge che sono state acquistate da 90enni e qualche dubbio ci viene. Responsabilità ci sono anche da parte della Banca d’Italia e della Consob, organismi preposti al controllo e alla vigilanza”.
Arezzo, 16 dicembre 2015

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