Nominato il nuovo Presidente Provinciale dellAnva Confesercenti di Arezzo: è Marcello Gallorini, che succede ad Angiolo Rogialli, per oltre venti anni storico dirigente del sindacato degli ambulanti aretino. I vertici regionali dellAnva e quelli aretini di Confesercenti, nel corso dellassemblea che ha provveduto alla nomina, hanno ringraziato Rogialli per il ruolo ed il contributo che ha garantito alla categoria ed hanno verificato con il neo presidente le priorità dellassociazione: il sostegno della categoria su tutti i mercati del territorio provinciale, le iniziative in occasione del 60° anniversario dellAnva, la conferma e la riqualificazione dei mercati nei centri storici, lintegrazione dei mercati nella costituzione dei Centri Commerciali Naturali, la lotta contro labusivismo commerciale, gli investimenti per la promozione dei mercati e la loro valorizzazione.
Il rinnovamento ed il rafforzamento degli organismi dirigenti – dichiara Marcello Gallorini- sarà la base sui cui il sindacato fonderà il proprio lavoro, impegnandosi in modo sempre più attivo e fattivo per affrontare i problemi di una categoria che richiede maggiore attenzione da parte delle Amministrazioni, le quali si ricordano dei mercati solo quando c’è da spostarli (per motivi spesso non effettivamente reali) o quando si tratta di aumentare il suolo pubblico.
Il settore del commercio ambulante rappresenta una importante realtà della rete commerciale anche nella nostra Provincia, svolgendo un ruolo sociale di servizio ai quartieri o alle piccole realtà urbane, costituendo una grande risorsa per le famiglie, uno spazio di calmierazione dei prezzi, dove si ricerca un costante equilibrio tra qualità e prezzo, proponendosi come una importante alternativa al monopolio della grande distribuzione, chiederemo ai Comuni maggior consapevolezza delle nostre realtà commerciali, coerenza con gli impegni spesso assunti in campagna elettorale anche per il futuro di mercati e fiere.
Di grande attualità il dibattito sulla finanziaria approvata dal Governo ed in discussione in Parlamento. La piccola impresa – ha ricordato il coordinatore regionale dellAnva, Pasquini, – è ancora una volta in secondo piano rispetto alle grandi imprese: non ci sono per noi i vantaggi del cuneo fiscale (solo per grande impresa e lavoratori), che dovevano sostenere il rilancio, mentre invece vediamo proliferare aumenti, norme punitive e si torna indietro anche sugli impegni presi per il superamento del valore fiscale dei registratori di cassa.
La revisione al rialzo degli studi di settore, laumento degli oneri contributivi INPS, il mantenimento dellincongruente binomio registratore di cassa studio di settore, la norma vessatoria che obbliga alla chiusura dellattività per 15/60 giorni per la mancata emissione di un solo scontrino, la concreta possibilità di nuovi aumenti delle imposte comunali, quali Tosap e Tarsu, a fronte dei tagli ai Comuni sono un mix di provvedimenti che mettono in ginocchio la piccola impresa già in difficoltà per la crisi dei consumi.
LANVA e la Confesercenti ha sottolineato Pasquini – stanno lavorando a tutti i livelli per contrastare questi provvedimenti.
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